Vamas spa e Regione Toscana insieme per il futuro. L'azienda di Ponte a Egola (San Miniato), leader nel settore della calzatura, ha firmato un protocollo d'intesa con il presidente Enrico Rossi, il sindaco Vittorio Gabbanini, con Roberto Simoncini e Ivano Vagnoli della Vamas. Presenti anche i consiglieri regionali Nardini, Mazzeo e Pieroni, oltre ai rappresentanti degli istituti bancari sul territorio
La firma certifica lo sviluppo e il consolidamento della ditta in Toscana, con l'ottica dello sviluppo delle tecnologie e della formazione del personale. In più c'è la volontà di cercare nuove opportunità di business e di modalità produttive. Dunque,si pone l'obiettivo di innalzare la capacità produttiva complessiva delle imprese aderenti, tutelare i livelli occupazionali e valorizzare il comprensorio di San Miniato - Santa Croce sull'Arno. Poco prima di arrivare alla Vamas Rossi ha stretto un'alleanza simile anche a Collesalvetti, alla Magna Closures.
L'accordo è stato stretto oggi, mercoledì 10 gennaio, nella sede di via Gramsci a Ponte a Egola e durerà tre anni. Vamas è attiva dal 1973 e produce suole in cuoio e, di recente, pure in materiale termo plastico. Fornisce grandi marchi come Hugo Boss o Gucci e nello scorso maggio aveva già firmato un accordo di filiera per la calzatura, diventandone capofila. Da tempo ha deciso di espandersi soprattutto sul territorio sanminiatese, tanto che alcune vecchie concerie sono state recuperate dalla stessa Vamas.
Il presidente Enrico Rossi ha commentato: "Vamas è un'esperienza di successo, dimostra che la Toscana è forte per la presenza di questi imprenditori. La crisi picchia forte ma con Vamas c'è ottimismo. Colpisce la possibilità di fare filiera produttiva. Qualcuno pensava che i distretti industriali andassero in crisi ma non è stato così. Il dinamismo e la volontà di investire ha fatto fronte alla globalizzazione. L'elemento di solidarietà all'interno dei distretti si formalizza con accorsi come questo. Il protocollo mette la Regione a disposizione di questa filiera produttiva. Mi pare una bella storia e un bel modello".
Roberto Simoncini, consulente di Vamas ha detto: "Sono serviti la tutela e un forte supporto per arrivare agli standard richiesti. Volevamo elevare il livello di uniformazione degli elementi. Doveva essere uno snodo per riqualificare gli ambienti di lavoro. Da qui sono arrivati investimenti anche per potenziare le strutture affiliate". Simoncini ha ricordato anche qualche numero: sono 110 i dipendenti, 330 se si conta la filiera (e sono in aumento); il capitale sociale è di 1,5 milioni di euro mentre il patrimonio netto di 3 milioni.
La parola poi all'amministratore unico Vagnoli: "Vamas ha investito in ricerca e sviluppo e guadagnato in tutela dei diritti dell'ambiente. Siamo sempre pronti alle richieste di alta tecnologia. Abbiamo ritenuto importante il rapporto con il territorio per sviluppare un valore aggiunto, ossia la crescita di forza-lavoro e lo sviluppo dei macchinari. Impegno, ricerca e lavoro sono i messaggi che possiamo dare al territorio grazie all'accordo con la Regione".
Il sindaco Gabbanini ha concluso: "Se Vamas è così grande lo deve a Vagnoli e Simoncini, ma soprattutto alla forza lavoro. Investire su Vamas è una sicurezza, ha dimostrato di saper crescere e di diventare grande.. Sa innovare e andare al passo coi tempi, per noi è importantissimo".
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