Iniziata la settimana fiorentina dedicata alla moda uomo, kermesse di prestigio che però negli ultimi dieci anni ha risentito della crisi, subendo un calo delle presenze di molte eccellenze del Made in Italy. Tuttavia, quest’anno si respira un’aria diversa: c’è nell’aria molto più ottimismo rispetto agli ultimi due anni, segnati dalla Brexit e dall’inflazione, ed i dati fanno ben sperare: l’export della moda maschile rivela una crescita del 3% ed un fatturato in aumento del 2,1%. Sembrerebbe dunque che il 2018 si sia aperto lasciando intravedere qualche spiraglio di luce dopo anni di buio.
Presenti aziende della Toscana del Sud a Pitti Uomo: Cantarelli, Delsiena, Inghirami e Supermaglia per il territorio di Arezzo e Roberto Ricci Design per Grosseto. Nelle prossime settimane presenzieranno, invece, le aretine Miniconf e Monnalisa a Pitti Bimbo e Mely’s Maglieria visiterà gli stand di Pitti Filati per le ultime novità proposte dalle case di filati.
“Si sta ricominciando a vedere un certo movimento nel settore tessile e dell’abbigliamento” il commento di Marco Sanarelli, Presidente della Sezione Moda di Confindustria Toscana Sud “e i dati sull’export fanno ben sperare. Inoltre, il fatto che molte aziende del nostro territorio prendano parte ad una manifestazione di prestigio come Pitti, denota senza dubbio la voglia di noi imprenditori di continuare a produrre creazioni di altissima qualità, nonostante i problemi e le numerose difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno. Sono tutti fattori positivi, che ci fanno ricordare che i nostri sono marchi di eccellenza, riconosciuti e richiesti in tutto il mondo. Confindustria Toscana Sud sta puntando molto sulla nostra Sezione” conclude Sanarelli, “sostenendo le aziende nella lotta alla contraffazione e supportandole su tematiche in grado di fornire nuovi impulsi all’economia del territorio. Mi riferisco al tema dell’innovazione, e quindi a tutto ciò che concerne la digitalizzazione delle aziende secondo l’ottica 4.0, come le innovazioni di progetti e di prodotto, ed ovviamente, al tema dell’internazionalizzazione, motore trainante dell’economia, sul quale la nostra Confindustria sta investendo molto”.
Fonte: Confindustria Toscana Sud - ufficio stampa
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