Contratto lavoratori gomma-plastica, continua la protesta Filctem

"Il giorno 3 gennaio 2018 si è riunita a Roma la delegazione trattante del settore gomma plastica unitamente alle segreterie nazionali Fictem CGIl, Femca CISL, Uiltec UIL, ed è stato deciso di dare una risposta forte e determinata allo scontro cercato e voluto da Confidustria, mettendo in campo un pacchetto di 16 ore di sciopero generale, di cui 8 a livello nazionale e altri 8 a livello territoriale da tenersi entro il 31 gennaio. (L'ultimo sciopero avvenuto nell'Empolese risale al 27 novembre scorso)

Le prime 8 ore a livello nazionale si terranno con una giornata di sciopero ed una grande manifestazione a Milano, sotto la sede della Federazione gomma plastica il 15 gennaio.
Una risposta forte alle iniziative, a partire dallo sciopero con manifestazione a Milano, arriverà anche dal nostro territorio, distretto importante del settore gomma plastica, dove i lavoratori saranno compatti nella difesa dei loro diritti.

I lavoratori hanno ben compreso che non sono solo infatti i 19 Euro nella tranche di gennaio la posta in gioco, ma il valore e il rispetto del CCNL che Confidustria evidentemente non vorrebbe più. L’interpretazione della controparte datoriale dell’art. 70 del contratto gomma plastica, è un espropriazione del differenziale sul salario dei lavoratori, non è un accordo, ma un’espropriazione che non è accettabile.

La federazione della gomma plastica non può pensare di far sparire i 19 Euro che appartengono all’aumento complessivo del contratto e che spettano ai lavoratori. Altre Categorie hanno individuato una soluzione intelligente, nel rispetto del contratto e delle relazioni industriali, dimostrando buon senso, che la nostra controparte sembra non avere.

Inoltre come già espresso, dal Segretario Generale della Filctem Nazionale Emilio Miceli, la Federazione della gomma plastica, pensa di cambiare la natura del contratto, dovendo assecondare Confindustria e ricondurre l’insieme dei contratti dell’industria sotto l’influenza del CCNL dei metalmeccanici.

In buona sostanza il loro obbiettivo è da una parte, alleggerire il contratto nazionale, provare ad unificarli ed infine un salario minimo garantito per tutti legandolo all’inflazione chè in questa fase e lo sarà per molto tempo è nulla.

Noi crediamo nel valore del contratto, e quindi il salario va negoziato".

Fonte: Filctem Cgil

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