Il Bisonte cambia ct: arriva Giovanni Caprara

Giovanni Caprara
Giovanni Caprara

Il nuovo allenatore de Il Bisonte Firenze è Giovanni Caprara. Il tecnico, che nell’ultima stagione aveva guidato la Pomì Casalmaggiore ed era attualmente libero, ha firmato un accordo con la società del presidente Elio Sità e del patron Wanny Di Filippo fino al giugno 2019, e già da oggi ha cominciato a lavorare in palestra con la squadra, mentre debutterà in panchina domenica nel match esterno con la Igor Gorgonzola Novara. Caprara, uno dei tecnici più vincenti a livello italiano con una bacheca in cui figurano, fra gli altri trofei, quattro scudetti, quattro Champions League e un mondiale con la Russia, si avvarrà della collaborazione del secondo allenatore Marcello Cervellin, dello scoutman Lorenzo Librio, del preparatore atletico Andrea Falsetti, dei fisioterapisti Michele Savarese ed Enrico Sergi, del medico Jacopo Giuliattini e del dirigente accompagnatore Valentina Tiloca, tutti già presenti all’interno dello staff tecnico de Il Bisonte.

IL PROFILO DI GIOVANNI CAPRARA

Giovanni Caprara nasce il 7 novembre 1962 a Medicina e comincia la sua carriera professionistica da tecnico nel 1998, come secondo di Marco Bonitta a Bergamo: in due stagioni vince uno scudetto, due Supercoppe italiane e due Coppe dei Campioni, poi nel 2000 si trasferisce a Reggio Calabria dove debutta da primo allenatore in serie A1: pronti via e si porta subito a casa Supercoppa Italiana, Coppa Italia e scudetto, anche se quest’ultimo sarà revocato dalla Fipav a causa del tesseramento irregolare di Cristina Pîrv. A fine stagione lascia Reggio Calabria, poi nel gennaio 2002 accetta l’offerta di Spezzano, in A2, ottenendo subito la promozione in A1 e guidando la squadra nel massimo campionato nell'annata successiva. Nel 2003 torna a Bergamo, e in due anni vince uno scudetto, una Supercoppa italiana, una Champions League e una Coppa CEV, poi nel 2005 diventa ct della nazionale russa, con la quale riesce a conquistare il mondiale nel 2006 e due bronzi agli europei nel 2005 e nel 2007. Nell’estate del 2008 lascia la Russia e a novembre torna ad allenare in A1 a Perugia, dove rimane per pochi mesi, poi nel 2009 passa a Piacenza e nel 2010 arriva a Novara, allenando l’Asystel per due stagioni e guidando contemporaneamente da ct (dal 2009 al 2011) la nazionale greca. Nel 2012 diventa allenatore di Villa Cortese, poi a gennaio viene sollevato dall’incarico e pochi giorni dopo viene ingaggiato nuovamente da Piacenza, con cui in una stagione e mezzo vince due Coppe Italia, due scudetti e una Supercoppa italiana. Nel 2014 si trasferisce in Turchia, all'Eczacıbaşı, dove rimane due stagioni portando a casa un’altra Champions League e la sua prima Coppa del Mondo per club, poi nel 2016 torna in Italia, a Casalmaggiore, lasciando la Pomì a fine stagione e rimanendo libero fino alla firma con Il Bisonte.

“Non ci ho messo molto a decidere perché le esigenze del club andavano a combaciare con le mie, sia dal punto di vista della crescita professionale che di sfida, e quindi ho accettato con piacere. Nel mio curriculum manca la capacità di far crescere dei gruppi di questo tipo e di farli migliorare: con molta pazienza, dovremo individuare quali sono gli step da fare per ogni singolo giocatore e come lavorare per arrivare a una crescita generale. Il mio interesse, e anche il mio obiettivo primario, è quello di finire la stagione nel miglior modo possibile e di far crescere la squadra in questi due mesi, poi ovviamente cominceremo anche a impostare il lavoro per il prossimo anno. Vengo da due giorni di studio con lo staff tecnico, abbiamo già in testa alcune cose da fare e mi sono consultato con il secondo allenatore Marcello Cervellin che è molto preparato: ho ascoltato i suoi feedback cercando di capire come intervenire, la squadra è difficilmente migliorabile perché come ha detto il presidente i risultati sono in linea con le aspettative, e quindi se arriveremo ottavi avremo già fatto il nostro”.

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