Protocollo Comune di Pisa e Regione Toscana, Fontani: "Al Litorale nemmeno le briciole"

Seicento milioni di euro, trentatrè priorità, ma nulla per il Litorale Pisano, completamente dimenticato nel Protocollo di Intesa siglato recentemente da Comune di Pisa e Regione Toscana. A pensarla così èFederica Grassini, presidente di Confcommercio Pisa e Fabrizio Fontani di ConfLitorale: “Abbiamo letto questo Protocollo, senza alcun preconcetto politico, analizzando puntualmente i vari capitoli di spesa previsti, e ci siamo accorti con sorpresa e rammarico che per il Litorale Pisano non è previsto assolutamente nulla, se non qualche briciola, per l'esattezza l'Osservatorio sulla Darsena e la sistemazione delle spiagge di ghiaia (tra l'altro per entrambi erano già stati previsti capitoli di spesa). Di tutto il resto, molteplici criticità, progetti sostenibili su viabilità, parcheggi, riqualificazione Lungomare e piazze, sicurezza idraulica, che una infinità di volte abbiamo sottoposto all'attenzione dell'amministrazione comunale, non è previsto nulla di nulla”.

“Purtroppo il Litorale Pisano è costretto suo malgrado al ruolo di convitato di pietra” - proseguono Grassini e Fontani - “una situazione paradossale per uno dei motori portanti dell'economia pisana e provinciale, in particolare turistica. Un territorio tra le mete più ambite in Toscana, che rappresenta il 3,8% del turismo balneare costiero regionale, che produce ricchezza, occupazione, trascina l'indotto, e versa una quantità elevata di imposte, tasse, tributi. Livello di tasse pagate purtroppo ancora ignoto alla cittadinanza, nonostante una nostra formale richiesta, ad oggi rimasta tuttavia senza risposta”.

Concludono entrambi: “Quanto già oggi di buono e significativo rappresenta il Litorale Pisano e quanto ancora potenzialmente potrebbe realizzare, non è sufficiente per convincere l'amministrazione comunale ad investire anche solo una parte di risorse pubbliche, sempre più fondamentali e decisive per un suo credibile ed effettivo rilancio. E questo, è davvero un peccato”.

 

Fonte: Confcommercio Pisa - ufficio stampa

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