Questa domenica, 7 gennaio, sarà l'ultima volta che vedremo aperto il negozio C'Art'al Centro*Empoli di via Sanzio, dato che dal giorno successivo cesserà l'attività. Conseguenza è il licenziamento di cinque lavoratrici a tempo indeterminato che, a dispetto del nome che recita il loro contratto, si ritrovano con le pive nel sacco improvvisamente. Il sentore che qualcosa sarebbe successo c'era già lo scorso settembre, quando il consorzio Centro*Empoli, la cui maggioranza delle quote è in mano a Unicoop Firenze, ha deciso per il non rinnovo del contratto alla catena romana di cartoleria e articoli da regalo.
“Una scelta del consorzio per un rinnovo dei brand da esporre in galleria”, spiegano i sindacalisti Massimiliano Fabozzi e Donatella Galgani che, per conto di Filcams Cgil, hanno seguito la vertenza. Insomma, dopo dieci anni C'Art saluta il centro commerciale di Empoli e non ricolloca le dipendenti, lasciandole a casa. Per loro la strada adesso è tentare la 'messa a disposizione' secondo l'articolo 2112 del codice civile, ovvero far rivalere il proprio contratto a tempo indeterminato sia a C'Art che al consorzio Centro*Empoli: nel primo caso, per essere ricollocati in altri punti vendita, nel secondo per avere il diritto di riassunzione da parte del nuovo gestore dello spazio lasciato orfano. Se poi nessun negozio verrà reinserito al suo posto di qui ai prossimi due mesi, anche i diritti dell'articolo 2112 saranno persi.
"Casi già visti - spiegano Fabozzi e Galgani - come per i negozi Oroincentro e Lush, dove i fondi sono rimasti vuoti per metà anno e i lavoratori sono rimasti casa, mentre anni fa successe lo stesso con il punto ristoro Il Porcellino". In dieci anni, spiegano dalla Filcams, al Centro*Empoli per chiusure negozi dettate in gran parte dal mancato rinnovo degli accordi di affitto con il consorzio sono stati persi una cinquantina di posti di lavoro, in una realtà che a oggi permette a 210 dipendenti Unicoop Firenze e altri 250 circa dei vari negozi della galleria di portare a casa la pagnotta.
“Lo scorso 7 settembre ci incontrammo con Centro*Empoli – raccontano Fabozzi e Galgani – per chiedere un aiuto per il ricollocamento delle cinque lavoratrici di 'C'Art'. Da lì nessuno si è fatto più vivo”.
“Dovevamo chiudere il 15 settembre – spiega una delle ragazze del negozio, Incoronata Bonsanto – e il 14 la direzione del centro ci comunicò la proroga del contratto di alcuni mesi. Così facendo ci ha arrecato come attività del danno, visto che stavamo già iniziando a togliere la merce dagli scaffali”. "C'Art al centro commerciale di via Sanzio - ribadiscono anche altre lavoratrici come Elisa Pancanelli e Adrienn Nemeth - è un'attività con i bilanci in attivo, che nel 2017 ha servito al banco 45mila persone, ribadendo lo stupore per il mancato rinnovo del contratto di affitto da parte del gestore degli spazi commerciali".
Un mini presidio di pochi minuti stamani (venerdì 5 gennaio) di fronte al negozio, con le bandiere della Filcams e assieme ad alcuni delegati di altre rappresentanze di lavoratori (Cristina Giuliani di Unicoop Firenze, Federico Ciampalini per Coop Fucecchio, Michele Gianchi per Rsa Mediaworld e Lara Giaimo per Geox) ha segnato il canto del cigno per questo negozio. Con un triste monito da parte di Fabozzi: “Qui dentro non sono i negozi o le catene che decidono sui lavoratori e sui loro contratti, ma il consorzio”.
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