
"Uniti per un lavoro più sicuro": questo lo slogan che accompagnerà le iniziative del Primo Maggio nell’Empolese Valdelsa, promosse da CGIL. Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, referendum e pace saranno i temi centrali che animeranno i cortei.
L’appuntamento principale sarà a Empoli, con il corteo unitario CGIL, CISL e UIL, che partirà alle 9.30 da Piazza Don Minzoni per concludersi in Piazza della Vittoria con il comizio di Rossano Rossi, segretario generale della CGIL Toscana. Il corteo sarà aperto dai lavoratori del settore della moda, che sta affrontando una profonda crisi.
I Cortei si svolgeranno anche a Fucecchio (comizio di chiusura: Fabio Berni, CGIL Toscana), Castelfiorentino (Marco Rizzo, FP), Certaldo (Alessandra Scodellini, FIOM), Gambassi Terme (Orietta Orrù, FLC) e Montaione (Adele Pelacani, Filcams).
"Vogliamo rimettere al centro una questione che impatta i lavoratori in maniera significativa– spiega Sergio Luschi, Filctem CGIL –. I lavoratori del settore moda, nel nostro territorio, stanno vivendo una situazione di forte disagio, con circa 2.000 persone in cassa integrazione. La perdita di posti di lavoro è motivo di grande preoccupazione: dobbiamo salvaguardare il sapere e il saper fare di queste persone. L’obiettivo sarebbe quello di attivare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, come il FSBA e la cassa integrazione ordinaria. Purtroppo, il governo non li ha ancora implementati, ritenendoli non necessari. È una situazione allarmante, perché nessuno sa quando questa crisi finirà, e ciò rende difficile qualsiasi forma di programmazione".
"Aprire il corteo con lo striscione e lo slogan - conclude Luschi -, non è solo un elemento simbolico ma significa dare la giusta attenzione a una crisi che si somma a quelle già in corso negli altri comparti produttivi".
Accanto alla questione economica, emergono anche temi politici e sociali più ampi. In testa, quello della pace. "È indispensabile ribadire il nostro impegno per la pace – afferma Gianluca Lacoppola, coordinatore CGIL Empolese Valdelsa –. Pace intesa non solo come cessate il fuoco, ma anche come uno stop ai massacri".
Altro fronte caldo, Lacoppola parla anche dell’opposizione del sindacato al recente decreto sicurezza: "Ci opponiamo con forza al nuovo decreto perché riteniamo sia pericoloso. Criminalizza il dissenso e trasforma in un problema di ordine pubblico le lotte e le proteste. In primo luogo quelle sindacali, che da sempre hanno come obiettivo la difesa della dignità del lavoro e dei salari".
Silvano Pini, segretario generale dello Spi Cgil dell’empolese, insiste sulla necessità di un’azione più incisiva da parte del governo e sostiene che la manifestazione del Primo Maggio "deve servire a riaffermare le nostre battaglie. Saremo presenti con i pensionati per difendere la sanità pubblica e chiedere una vera riforma fiscale. Malgrado le promesse, il governo non ha fatto nulla. Basti pensare alla legge sull’autosufficienza, che avevamo conquistato con anni di mobilitazioni, ma che è stata abbandonata. Nessuna risorsa per i fragili e gli anziani, nonostante l’aumento di malattie croniche e dei bisogni di assistenza".
Alessandra Scodellini, segretaria FIOM CGIL Firenze-Prato-Pistoia, fa il punto sulle iniziative previste per Certaldo per la categoria dei metalmeccanici: "I temi principali saranno il rinnovo del contratto nazionale, sia per l’industria che per le piccole e medie imprese, dove sono scaduti entrambi i contratti. Abbiamo presentato una piattaforma a Federmeccanica e Assistal, votata in assemblea dal 98% delle lavoratrici e dei lavoratori, nella quale si chiede l’aumento dei salari e lo stop alla precarietà dei contratti a tempo determinato.
Un tema che si sposa perfettamente con il referendum imminente: responsabilità negli appalti, estensione dei diritti e sicurezza per tutti.
Nonostante questo, da novembre la trattativa è ferma: ci hanno detto ‘no’ a tutto, presentandoci una contro-piattaforma che non prevede alcun aumento nei prossimi anni. Abbiamo messo in campo presìdi e scioperi, ma non è cambiato nulla".
I temi, dunque, si intrecciano perfettamente con il referendum dell'8-9 giugno, che rappresenta un’importante battaglia di democrazia. "Non possiamo restare ciechi e sordi di fronte alla deriva di precarietà e disuguaglianza", conclude Scodellini.
A proposito di referendum, "invitiamo a partecipare al voto, e a votare SI a tutti e 5 i quesiti - afferma Locoppola -. È un appuntamento importante per reintrodurre finalmente l’articolo 18 e con esso le tutele contro i licenziamenti illegittimi, aumentare le tutele per i lavoratori delle piccole aziende, i lavoratori con contratto a termine e quelli in appalto. Sarà anche l’occasione per riportare a 5 anni il tempo per poter chiedere la cittadinanza italiana, così facendo 2 milioni e mezzo di persone, nate e cresciute in Italia, che qui vivono, studiano e lavorano potranno finalmente diventare ciò che già sono nei fatti: cittadini e cittadine italiane".
Un impegno forte e concreto, quello della CGIL, che trova conferma anche nei dati. Dai risultati emersi dal recente rinnovo delle RSU nel pubblico impiego, nel comparto scolastico del territorio empolese-valdelsa il sindacato si attesta come prima forza, raccogliendo circa un terzo dei voti complessivi. Ancora più significativo il risultato nella sanità, dove il consenso supera il 55% a livello territoriale. Particolarmente rilevante anche il dato relativo ai Comuni: le liste della FP-CGIL ottengono complessivamente oltre l’80% dei voti, con punte del 100% in alcuni enti locali e dell’86% nel Comune di Empoli.
Niccolò Banchi
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