Dal Chianti una proposta di legge contro le pubblicità sessiste

“La dignità prima di tutto!” è questo il titolo dell’iniziativa da cui scaturisce la proposta di legge nazionale per rafforzare la normativa vigente contro la pubblicità sessista lanciata dal tavolo politiche di genere del Chianti e area fiorentina, composto dai sindaci di cinque comuni e dai rappresentanti dei sindacati e sostenuta dalla Regione Toscana e dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini che è stata presentata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.

L’assessora Alessandra Nardini ha spiegato che “combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, è un preciso dovere delle istituzioni. E questo passa anche dal contrastare e impedire che ci siano ancora pubblicità sessista che oggettivizzano e mercificano il corpo di noi donne. Da tempo – ha aggiunto - diciamo che è necessario cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e sconfiggendo finalmente il patriarcato. Le istituzioni possono e devono, io credo, portare avanti questa battaglia ad ogni livello e farlo insieme alle parti sociali. Ecco perché sono grata ad Tavolo delle Politiche di Genere del Chianti e del territorio fiorentino, ai Comuni e alle Organizzazioni sindacali che ne fanno parte, così come sono grata a Susanna Camusso e alle altre e agli altri parlamentari toscani che intendono impegnarsi a livello nazionale contro la pubblicità sessista, anche migliorando la normativa. La nostra azione – ha concluso - deve essere finalizzata, in modo deciso, a contrastare stereotipi di genere, sessualizzazione e oggettivizzazione delle donne. Vogliamo, pretendiamo, rispetto e dignità”.

“Un’iniziativa importante, che nasce da cinque Comuni dell'area del Chianti e fiorentina, che hanno fatto insieme un lavoro con le associazioni, ponendosi come primo obiettivo quello della dignità delle donne, affrontando le tante modalità attraverso cui viene intaccata" - ha detto la vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro Susanna Camusso. "Accogliamo con molto quello che propongono, ovvero di lavorare sulla pubblicità sessista, lesiva della dignità intendendo non solo l'informazione tradizionale, ma anche i moltissimi canali che oggi ci sono attraverso i quali passano messaggi assolutamente distorti e che spesso colpiscono innanzitutto giovani uomini e donne, ledendo il processo formativo che invece dovrebbe essere all'insegna del rispetto".

“Frequentemente le donne vengono sminuite, denigrate anche attraverso i mezzi di comunicazione e gli strumenti social – hanno dichiarato i e le componenti del Tavolo - le pubblicità presentano le donne come mero oggetto sessuale mercificandole e screditandole sotto il profilo intellettuale, spesso associando il corpo femminile a beni e servizi con un forte richiamo sessuale. Riteniamo pertanto necessario il rafforzamento della normativa esistente in modo da garantire il rispetto dei principi di unità e uguaglianza, già sanciti da molte convenzioni internazionali”.

Il Tavolo Politiche di genere del Chianti e area fiorentina è costituito da cinque amministrazioni comunali del Chianti e di area fiorentina, Impruneta, San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e Bagno a Ripoli, e dalle sigle sindacali CGIL Chianti, CGIL-SPI Firenze, CISL Chianti FNP-CISL Firenze – Prato, UIL Toscana.

I componenti del Tavolo lavorano tutto l’anno contro ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne. Attraverso progetti, interventi e iniziative tesi al coinvolgimento delle comunità, le amministrazioni comunali e le organizzazioni sindacali promuovono la tutela, il sostegno e la prevenzione dei diritti delle donne.

Strumento di confronto e partecipazione, a carattere intercomunale e permanente, con questa iniziativa il Tavolo ha deciso di avviare un nuovo percorso che mira a proporre e attuare concretamente un’azione concreta che contrasti il fenomeno crescente di immagini volgari, violente o sessiste nelle pubblicità di ogni genere diffuse nel territorio nazionale.

All’iniziativa “La dignità delle donne prima di tutto” sono intervenuti l’assessora alle Pari Opportunità Alessandra Nardini, la senatrice Susanna Camusso (in videocollegamento), il sindaco di San Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi (in rappresentanza dei Comuni del Tavolo Politiche di Genere), la coordinatrice CGIL Chianti Laura Scalia, la segretaria CISL Firenze Prato Erika Caparrini e la segretaria UIL Toscana Laura Menconi.

“Pensiamo necessaria – hanno sottolineato gli intervenuti - una legge che regolamenti, vincoli e contenga eventuali sanzioni; riteniamo necessario trovare spazi e collocazioni in legge esistenti, che trovino finalmente obblighi e vincoli contro la pubblicità sessista, al fine del reale e concreto rispetto della dignità umana e della effettiva realizzazione della parità dei diritti, per il raggiungimento dei quali è essenziale contrastare le discriminazioni dell'immagine femminile raffigurata nelle pubblicità, nella rete, nei media in generali, medianti immagini e parole implicite ed esplicite. I codici di autodisciplina pubblicitaria nazionali, IAP, non sono strumento sufficiente e pensiamo che anche l'Italia come membro della Comunità europea debba adeguarsi ed emanare una legge e trovare in altri spazi che ricalchino i principi e i contenuti della risoluzione del Parlamento europeo del 17/04/18, la Conferenza mondiale sulle donne di Pechino del 1995, la convenzione di Istanbul e i mandati in essa contenuti sulla prevenzione e sulla educazione come elemento di prevenzione, e tutte quelle leggi e convenzioni che sono contro la discriminazione di genere sia domestica che nei luoghi di lavoro. Sarebbe importante anche prevedere puntuali forme sanzionatorie – insistono - con l’obiettivo di garantire un effetto davvero dissuasivo e incentivare lo sviluppo di attività promozionali che abbiano un impatto culturale, sociale ed educativo e rappresentino le donne nei ruoli professionali più diversificati contribuendo a superare i tradizionali cliché che incasellano e ingabbiano la figura femminile in modelli preconcetti”.

 

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

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