Al Meyer per la chirurgia arriva un robot di nuova generazione

(foto gonews.it)

Un sistema robotico di nuova generazione che permetterà di effettuare interventi complessi limitando al massimo i disagi per i piccoli pazienti. Si chiama da Vinci Xi il robot arrivato al Meyer e inaugurato questa mattina alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e del direttore dell’Aou Meyer Paolo Morello.

I vantaggi del robot. Questa piattaforma all’avanguardia per la chirurgia mininvasiva, la cui acquisizione è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Meyer, offre ai chirurghi una visione 3D ad alta definizione del campo operatorio e un sistema intuitivo di gestione e controllo degli strumenti che permette di superare le limitazioni della chirurgia convenzionale. Il sistema consente la gestione simultanea di tre strumenti articolati robotici e un endoscopio articolato. Il tutto attraverso una singola e unica incisione cutanea che va da 2,7 centimetri a 7 centimetri. Un tipo di chirurgia che risulta particolarmente efficace per eseguire tutti quegli interventi che comportano spazi ristretti di manovra o che richiedono l’individuazione di accessi anatomici alternativi o il passaggio attraverso orifizi naturali. Il numero di incisioni viene minimizzato ed è garantito anche il risultato sotto il profilo estetico.

Il programma di potenziamento della chirurgia dell’AOU Meyer Irccs. Da tempo l’AOU Meyer Irccs ha attivato un programma di potenziamento della chirurgia sia nell’ambito della chirurgia mini-invasiva per molti quadri patologici (con investimenti nei simulatori e nei programmi di formazione continua dei chirurghi e degli operatori) sia nell’ambito della robotica per tutta quella casistica complessa in cui serve a migliorare le performance (tagli più piccoli, movimenti chirurgici ampi grazie al braccio robotico, ma anche precisi e programmabili con minima perdita di sangue), garantendo un miglior recupero del paziente.

Il Meyer ha già all’attivo una casistica in ambito robotico: interventi di robotica in pediatria vengono già effettuati da tempo dal professor Lorenzo Masieri (uno degli autori con maggiore casistica e più citazioni nei lavori internazionali) presso la sala di chirurgia dell’AOU Careggi. Finora i pazienti post intervento venivano trasferiti al Meyer; d’ora in avanti gli interventi di chirurgia urologica verranno effettuati direttamente presso il pediatrico fiorentino migliorando l'intero percorso.

Il settore della chirurgia pediatrica ha negli ultimi anni manifestato importanti sviluppi tecnologici che richiedono di integrare le attuali procedure aziendali con l’implementazione di nuove apparecchiature all’avanguardia. Il Meyer ha quindi sviluppato un programma di potenziamento (Cromin, Chirurgia robotica mini-invasiva) che potrà avvalersi in maniera significativa di un sistema di chirurgia robotica per compiere un ulteriore salto di qualità. Il progetto fornirà notevoli vantaggi sul fronte dell’assistenza sanitaria poiché il robot chirurgico Da Vinci permette movimenti chirurgici oltre quelli normalmente utilizzati in chirurgia open o laparoscopica, con sistemi di magnificazione e facilitazione della visione del campo operatorio durante gli interventi, con riduzione in molti casi dei tempi chirurgici, delle perdite ematiche, riduzione delle complicazioni postoperatorie e miglioramento della qualità della vita. Importanti anche i benefici nell’ambito della formazione: il robot sarà una palestra importante per tutti i chirurghi che operano presso il Meyer e, d’intesa con il Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, per tutti i medici in formazione, i chirurghi delle scuole di specializzazione e il personale infermieristico e tecnico che sempre più dovrà cimentarsi nei prossimi anni con sistemi di assistenza chirurgica con queste caratteristiche. Il progetto preveda anche la collaborazione con chirurghi di chiara fama
nazionale e internazionale che possano dal vivo e grazie a strumenti di insegnamento locale ed a
distanza, anche mediante sistemi di simulazione, formare ed assistere al meglio i nostri professionisti sanitari così da permettere un utilizzo certo per un importante numero di interventi già dalle prime settimane di installazione.
Il robot permetterà anche alla ricerca di compiere importanti passi avanti: la chirurgia video-assistita robotica è in grande espansione, ma deve essere sottoposta a continue rivalutazioni e studi per essere utilizzata con la massima appropriatezza possibile nei casi in cui determina valore aggiunto. Per questo motivo la Fondazione Meyer supporterà anche l’aspetto di raccolta dati e di pubblicazione di studi prospettivi e retrospettivi su più quadri patologici per sottoporre l’utilizzo del robot chirurgico a valutazioni rigorose. L’obiettivo è quello di far divenire il Meyer centro di riferimento regionale per gli interventi pediatrici d’interesse incrementando anche l’attrazione da fuori regione: una volta a regime, il robot effettuerà circa cento interventi ogni anno.

“È un dispositivo in grado di effettuare interventi chirurgici di altissimo profilo e delicatezza – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani - che arriva oggi come buon auspicio per l’anno che verrà. Il Meyer si presenta oggi nella sua veste di istituto di ricerca e come uno dei principali ospedali pediatrici italiani, assieme al Bambino Gesù di Roma ed al Gaslini di Genova ed il livello dell’assistenza che riesce a garantire è testimoniato dalle presenze internazionali rappresentate dai bimbi di Gaza e dai medici ucraini, con i quali abbiamo siglato un protocollo d’intesa e condivisione dei sistemi di apprendimento. Il Meyer è un’eccellenza toscana assicurata dalla professionalità di medici, assistenti, personale sanitario ed amministrativo, che assieme riescono ad assicurare ai piccoli pazienti prestazioni e cure a standard elevatissimi ed a livello europeo”.

“Sono molto orgoglioso di questa acquisizione – spiega Paolo Morello, direttore generale dell’AOU Meyer Irccs – che permette al nostro ospedale di fare un salto di qualità sul fronte della chirurgia, proiettandoci nel futuro. Questo traguardo è stato reso possibile grazie al sostegno di tanti donatori fiorentini, toscani e italiani che sostengono il Meyer e la qualità dei nostri professionisti”.

 

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Fonte: Meyer - Ufficio stampa

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