Si è svolto stamani, al Teatro della Compagnia di Firenze, il convegno didattico Sulle strade della Resistenza e della Liberazione, culmine del progetto dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea svolto con le scuole del territorio grazie al sostegno del Consiglio regionale. Il progetto, inserito nelle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione e finanziato in parte con il contributo del Consiglio regionale della Toscana ai sensi della L. R. n. 3/2024, prevedeva sette trakking urbani, svoltisi tra il 20 settembre e l’11 novembre, per conoscere i luoghi di Firenze in cui si è combattuto per liberarsi dal gioco dell’occupazione nazista e sconfiggere la dittatura fascista. Sette tappe che hanno toccato il quartiere dell’Oltrarno, la Manifattura Tabacchi e Ponte di mezzo, lo stadio e Campo di Marte, Sant’Ambrogio, Piazza Dalmazia e lo stabilimento chimico farmaceutico e, infine, la zona del Mugnone. E oggi, il convegno didattico con le scuole.
“Noi abbiamo voluto dedicare il 2024 all’80° anniversario della Liberazione e delle stragi nazifasciste – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che è intervenuto al convegno per portare i saluti dell’Assemblea legislativa toscana. – Abbiamo messo in campo moltissimi progetti, ma questo, per me, è uno dei più belli. I sentieri e le strade della Resistenza e della Liberazione sono uno scrigno di memoria utile. Le ragazze e i ragazzi delle nostre ne sono stati protagonisti, andando in quei luoghi. Diceva qualche anno fa il Presidente della Repubblica che non c’è modo più bello per onorare e conoscere la nostra Costituzione se non andare nei luoghi della memoria”.
Mazzeo, nel suo saluto, ha voluto mandare un messaggio alle ragazze e ai ragazzi presenti: “Diventate amplificatori di memoria, fate conoscere anche ad altri quello che avete appreso, perché quello che accaduto ieri può accadere di nuovo oggi. Non siate mai indifferenti, non voltatevi mai dall’altra parte. Fate come i vostri coetanei che ottanta anni fa combatterono per renderci donne e uomini liberi, perché la libertà non va mai data per scontata, ma, come un fiore, va coltivata giorno dopo giorno”.
Mazzeo ha quindi rivolto un ringraziamento all’Istituto storico per la Resistenza, perché “svolge un ruolo fondamentale nel conservare e tramandare la memoria e proprio per questo abbiamo voluto sostenere con forza le loro iniziative. Si può costruire un futuro migliore soltanto se si conosce la nostra storia e le nostre identità e se la memoria diventa un valore delle nostre comunità”.
Per Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza, “il convegno didattico di oggi è il culmine di un progetto realizzato per portare studenti e studentesse a studiare la Resistenza attraverso i luoghi. Non abbiamo più i testimoni diretti e oggi rimangono i luoghi, gli edifici, i monumenti, le targhe a ricordarci ciò che è avvenuto. Dunque sono loro, i testimoni di pietra tangibili, che possono ancora parlare ai ragazzi, se i ragazzi sono educati, e attraverso i luoghi tornare alle storie degli uomini e delle donne di quella generazione”.
Durante la mattinata, ricca di interventi, anche alcuni momenti di lettura, a cura dell’attore e drammaturgo Davide Dolores, i Canti della Resistenza a cura di Vincanto-Canto rovesciato Simone Faraoni e Ilaria Savini e l’esibizione “La parola alla musica” proposta dal Quartetto d’archi dell’Orchestra della Toscana.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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