La lavorazione e la distribuzione di tutto il sangue donato che arriverà dalla Asl Toscana Centro, dalle Università ospedaliero universitarie di Careggi e del Meyer, saranno centralizzate nella nuova Officina del Sangue di Area Vasta Centro che avrà la sua sede all’ospedale San Giovanni di Dio, in spazi totalmente nuovi, nell’ambito del padiglione ospedaliero Leonardo da Vinci. La progettazione risale al 2016 ma è dei giorni scorsi la delibera di indizione della gara a firma del Direttore generale Valerio Mari, per la costruzione dell'infrastruttura. Una volta bandita la gara per l’affidamento dei lavori, gli interventi di cantierizzazione potrebbero iniziare già entro la prossima estate.
Si tratta del completamento della terza Officina Trasfusionale della Toscana - le altre due aree vaste sono state assegnate alle Aziende Universitarie ospedaliere di Pisa e Siena - che riceverà, validerà e distribuirà tutte le donazioni dell'Area Vasta (quindi Ausl Toscana centro, Careggi e Meyer) per un totale di circa 75.000 donazioni. Negli attuali ambienti del Servizio Trasfusionale al primo piano dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, la lavorazione conta già circa 45.000 emocomponenti (a titolo di comparazione l’intera Officina dell’area Vasta Sud Est a regime lavorerà circa questo numero di emocomponenti). A Torregalli è stato completato negli ultimi anni l’accentramento aziendale delle 12 Strutture trasfusionali (tranne Prato) con anche la centralizzazione della lavorazione, validazione e distribuzione del sangue ed emocomponenti raccolti nella zona di Empoli (Empoli, Fucecchio e Castelfiorentino) ed è stato installato un sistema di preanalitica che consente di accettare e preparare le provette che accompagnano la donazione di sangue.
Tutto questo è stato accompagnato da un grande lavoro di logistica per attuare i trasporti di sangue tra le varie strutture aziendali e le 16 unità di Raccolta territoriali in modo da garantire il mantenimento della più corretta dotazione di sangue necessaria a tutte le strutture trasfusionali. In queste attività è compresa anche la consegna di plasma all’industria. L’obiettivo è stato anche di ridurre i trasporti straordinari, di garantire la più rapida risoluzione per eventuali consumi straordinari, di mantenere a disposizione una scorta strategica di Area Vasta e regionale - in questo l’attuale Officina Trasfusionale individuata come back up dell'Officina Trasfusionale dell'Area Vasta Nord Ovest di Pisa – e, non ultimo, contribuire in maniera più consistente alla compensazione regionale.
“La realizzazione dell’Officina Trasfusionale di Area Vasta Centro rappresenta un'ulteriore crescita e visibilità del nostro ospedale – dichiara il Direttore del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio, Simone Naldini - Insieme ai progetti per il nuovo Pronto Soccorso, la costruzione dell’Officina Trasfusionale indirizzerà e orienterà il San Giovanni di Dio verso una riqualificazione e un forte potenziamento quale presidio di riferimento in area metropolitana fiorentina”.
In questo momento in cui l’attuale struttura dell’Officina del Sangue sta assumendo la sua più corretta identità, grande è il supporto fornito dai dirigenti medici, dagli infermieri e in particolare dai tecnici di laboratorio che stanno sostenendo con grande spirito professionale i cambiamenti e l’ulteriore passaggio verso la nuova fase, anche oltre le difficoltà poste dagli attuali ambienti e dal loro numero.
“Oltre che grazie a loro - spiega Franco Vocioni, Direttore dell’Officina Trasfusionale nonché del Dipartimento Medicina di Laboratorio aziendale - il lungo percorso fino ad oggi, è stato possibile grazie al lavoro congiunto della Direzione Aziendale che ha sempre fortemente sostenuto il progetto e del Dipartimento dell’Area Tecnica diretto dall’ing. Sergio Lami e in particolare dell'Area Manutenzione e Gestione Investimenti Firenze. Preme sottolineare anche il lavoro di intenso confronto tra la Direzione dell'attuale Officina Trasfusionale e il Centro Regionale Sangue sia per sostenere e accompagnare il lavoro di individuazione e consolidamento della lavorazione, qualificazione e distribuzione delle unità trasfusionali, sia per la preparazione dell'assetto definitivo dell'Officina che si potrà realizzare con i nuovi ambienti”.
Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa
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