Con l’adesione dei tre soggetti che gestiscono il Parco della Botte a San Casciano Val di Pesa, il Contratto di Fiume della Pesa si conferma il più partecipato della Toscana. Nato nel 2015 da un primo protocollo d’intesa e ufficialmente sottoscritto il 2 febbraio 2019 presso Antinori nel Chianti Classico con 40 firmatari, oggi conta oltre 60 soggetti coinvolti, consolidandosi come uno strumento virtuoso di gestione condivisa del territorio.
Il contributo del Parco della Botte
Il Parco della Botte offrirà al Contratto di Fiume un prezioso contributo culturale, promuovendo eventi che sensibilizzino sui problemi legati al torrente Pesa e valorizzino le eccellenze enogastronomiche vallive. Inoltre, il parco sarà un punto di riferimento per iniziative sportive e percorsi fluviali, favorendo la connessione tra comunità e territorio.
Crescita e partecipazione: oltre 60 firmatari
Dopo cinque anni di lavoro e la partecipazione a diversi bandi di finanziamento regionali, nazionali ed europei, il Contratto di Fiume della Pesa è cresciuto costantemente. Tra i firmatari figurano:
Istituzioni pubbliche: 11 enti locali e attori del sistema idrico integrato;
Scuole: gli istituti comprensivi di Montelupo e Greve;
Associazioni: ambientaliste di livello nazionale, culturali, sportive, di partecipazione e protezione civile;
Realità economiche e culturali: proloco, circoli ricreativi, aziende di somministrazione e ricettività, una guida ambientale e un centro commerciale naturale;
Valorizzazione delle tradizioni: associazioni legate a produzioni storiche e tradizioni popolari.
Secondo il Codice dell’Ambiente, i Contratti di Fiume sono accordi volontari di programmazione strategica e negoziata. Essi perseguono la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione dei territori fluviali e la salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo al contempo allo sviluppo locale e integrandosi con gli strumenti di pianificazione dei distretti idrografici.
Tali accordi rappresentano una risposta al neocentralismo amministrativo, avvicinando i decisori istituzionali ai portatori di interesse locali e migliorando la qualità e l’accettazione dei provvedimenti adottati. Inoltre, si dimostrano particolarmente efficaci nell’affrontare la crisi climatica, grazie al coinvolgimento delle comunità e alla diffusione di una consapevolezza climatica condivisa.
La Regione Toscana ha preso atto del Contratto di Fiume della Pesa con la deliberazione di Giunta n. 145 dell’11 febbraio 2019, riconoscendone il Piano di Azione come strumento di promozione territoriale. Recentemente, altri Contratti di Fiume in Toscana, come quelli sul fiume Cornia e sull’Elsa, sono stati sottoscritti direttamente dalla Regione.
Per rafforzare il ruolo dei Contratti di Fiume, si auspicano modifiche legislative a livello nazionale che consentano ai loro Piani di Azione di integrarsi con gli strumenti di programmazione regionale, dotandoli di risorse finanziarie adeguate per trasformare le dichiarazioni di intenti in progettazioni concrete sul territorio.
Gli 11 enti locali firmatari del Contratto di Fiume della Pesa hanno garantito un sostegno finanziario per le attività concordate, impegnandosi per dieci anni e assicurando la continuità dell’accordo anche in caso di cambiamenti amministrativi. Questo modello innovativo rappresenta una vera e propria “assicurazione” sulla vita del progetto.
“I Contratti di Fiume rappresentano uno strumento importante per cercare di rispondere con prontezza agli effetti della crisi climatica, e affrontare le problematiche reali dei corsi d’acqua con soluzioni concertate tra decisori pubblici e comunità locali. Quello della Pesa ambisce a rappresentare un’esperienza di spicco nel panorama nazionale”, afferma l’assessore alle politiche ambientali, di mitigazione e adattamento climatico Lorenzo Nesi.
Fonte: Ufficio Stampa
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