Fabio Genovesi, autore de Il calamaro gigante, così introduce questa curiosa e surreale storia: «La vita di Angela è assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi. Da ragazza tanti sogni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola. Oggi più che mai: tornava a Milano per la cena dell’ufficio, ma il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda verso Roncobilaccio. Angela maledice tutta quella gente, maledice pure il mare da cui tornano. E ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita…».
Il testo del libro è diventato una divertente commedia in scena a Empoli al Teatro Excelsior lunedì 12 dicembre alle 21, che vede protagonisti Angela Finocchiaro e Bruno Stori e con Gennaro Apicella, Silvia Biancalana, Marco Buldrassi, Michele De Paola, Sofia Galvan, Stefania Menestrina, Caterina Montanari, Francesca Santamaria Amato.
Credere a una storia significa renderla vera; in senso ontologico, non per convenzione narrativa o teatrale. Non è vero ciò che è vero, bensì ciò che è creduto. Da Dio al calamaro gigante. La nostra stanca andata al tempio del vivere quotidiano, la società dominata dall’algoritmo in cui viviamo, il materialismo imperante si ritirano imbarazzati di fronte al manifestarsi fisico di una creatura creduta leggendaria per secoli. Angela, e noi con lei, inizierà a credere e ad accettare che nell’immensità abissale del mare ci sia una vita che sfugge al nostro controllo.
Fonte: Giallo Mare Minimal Teatro - Ufficio stampa
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