Letteratura, musica e arte per il 71esimo Pozzale-Luigi Russo

Dopo il giro di boa dei settant'anni, il Premio Pozzale-Luigi Russo riprende il suo corso portando grandi autori a parlare delle loro opere, affiancati dalla musica e dalla danza. La 71esima edizione è la prima della nuova giunta guidata da Alessio Mantellassi e l'ultima della giuria in scadenza di mandato, presieduta fino alla nomina ad assessore alla Cultura da Matteo Bensi. E nella Sala Maggiore della biblioteca 'Renato Fucini' di Empoli, a una settimana dal Sant'Andrea d'Oro, si torna a celebrare l'arte. Stavolta la letteratura, con i tre premiati di questa edizione: Viola Ardone, Paolo Pecere e Sergio Zatti, vincitori rispettivamente con i libri Grande meraviglia, Il senso della natura e Il narratore postumo.

Coordinata dal giornalista Andrea Marotta, la serata si è aperta con la coreografia delle allieve dell'Asd Harmonia 'L'art de la Danse', prima di lasciare la parola al sindaco Alessio Mantellassi.

"C'è un'intuizione che racconta molto della nostra città nel Premio Pozzale - racconta il sindaco Alessio Mantellassi -: nel 1948 Empoli non era quella di oggi, usciva dalla Seconda Guerra Mondiale, doveva ricostruire la sua vita democratica e aveva addosso il sangue della guerra e dell'oppressione fascista. Decide però tra le priorità di dare un'anima culturale alla città. Una volontà di unire la qualità della cultura con il popolo empolese. Nel simbolo del premio c'è una persona che sta arando, un richiamo al popolo: il premio doveva guardare a quella parte della popolazione. In questa leva democratica, il Premio è un grande tesoro e dovremo continuare a investire molto per far sentire ancora di più il premio degli empolesi, rimanendo nella sua alta qualità. E' bello tornare nella Sala Maggiore, dove tutto è cominciato, così come ritornare alla frazione di Pozzale, che sente il premio suo e che ha un rapporto speciale. Ringrazio la giuria e il comitato organizzatore, a breve riformeremo il nuovo comitato come previsto dallo statuto, con la volontà di continuare questo impegno nel rispetto delle radici e prendendosi la responsabilità di portarlo nel futuro, rendendo concetti più complessi un patrimonio di tutti. Lunga vita al Premio Pozzale".

“Ringrazio la giuria con cui in questi anni abbiamo lavorato per leggere insieme libri belli come in tutta la storia del premio - ha detto l'assessore alla cultura, Matteo Bensi - un premio che è cresciuto grazie al lavoro con le scuole, alle librerie. Un premio che ci consente di assegnare ogni anno una menzione speciale dei lettori quest’anno, grazie anche ai giornali online Gonews e Clebs, la menzione speciale va a Viola Ardone.”

Bensi ha consegnato le targhe al sindaco che a sua volta le ha consegnate ai tre vincitori e chiamato poi tutti sul palco, vincitori, giuria e comitato organizzatore del premio; una reunion che sottolinea il momento di passaggio per quella che sarà la nuova edizione che vedrà un rinnovamento.

Le interviste agli autori sono state intervallate dalle canzoni di Barbara Casini, cantautrice e chitarrista che da oltre 40 anni si dedica allo studio e alla diffusione della musica popolare brasiliana, della quale è considerata una vera e propria ambasciatrice.

A cornice, immagini e interventi grafici di Adriana Zamboni e Vania Pucci, una performance a cura di A.S.D. Harmonia “l’art de la dance” di Empoli. Regia di Vania Pucci per Giallo Mare Minimal Teatro.

MENZIONE SELEZIONE DEI LETTORI - Il Pozzale da quest'anno ha assegnato anche il premio della Giuria popolare tramite i voti online raccolti sul sito del Premio e sui quotidiani online gonews.it e Clebs.it. A vincere il premio è stata Viola Ardone, una vittoria netta decisa dalle preferenze raccolte online durante un mese di votazioni.

La serata di festa è proseguita con la cena di gala insieme ai vincitori, organizzata al circolo Arci Pozzale, via Sottopoggio per San Donato, 23, località Pozzale, Empoli e realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze.

LA GIURIA DEL PREMIO POZZALE - La serata è stata l'occasione per ringraziare e salutare i membri della giuria, in scadenza di mandato proprio con la 71esima edizione: Roberto Barzanti, Giuliano Campioni, Laura Desideri, Giuseppe Faso, Alfonso Maurizio Iacono, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Evelina Santangelo, Alessandra Sarchi, Virginia Tonfoni.

LA STORIA DEL PREMIO - Il Premio nasce nel 1948 per volontà della sezione del Partito Comunista della frazione di Pozzale, nell'ambito della festa della stampa comunista. Trova le radici nei valori della Resistenza auspicando l'incontro tra intellettuali e lavoratori, un simbolo della volontà di ripartire socialmente e culturalmente dopo i dolori e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Il premio ha un suo comitato organizzatore e una giuria che fin dagli inizi ha visto come componenti intellettuali di grande livello, da Romano Bilenchi e Sibilla Aleramo a Cesare Luporini, da Silvio Guarnieri a Cesare Garboli. Luigi Russo ne ha fatto parte dal 1952. Dopo la sua morte, avvenuta nel ’61, per l'affetto e la partecipazione che il critico aveva dimostrato verso questa istituzione e la sua gente, il Premio viene a lui intitolato: Pozzale-Luigi Russo.

Fonte: Ufficio Stampa

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