Concessioni demaniali, per Confartigianato Imprese Toscana le incertezze danneggiano il turismo e l'indotto 

Gli imprenditori del settore delle concessioni demaniali marittime da anni non possono fare gli investimenti necessari a mantenere e migliorare la propria offerta di servizi alla clientela perché la loro concessione potrebbe andare all’asta tra qualche mese oppure entro tre anni. Il perdurare di queste condizioni sta creando gravissimi problemi alle imprese dell’indotto, agli artigiani che forniscono beni e servizi, che stanno vivendo un periodo di grave crisi con migliaia di posti di lavoro a rischio. Il recente “Decreto infrazioni” (D.L. 131/2024), varato in risposta alle procedure di infrazione avviate dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per la mancata applicazione della Direttiva Bolkestein nel settore dei servizi, è oggetto di critiche per possibili violazioni dei principi di concorrenza e trasparenza contenute in alcune disposizioni. Infatti, la norma proroga al 30.09.2027 le concessioni in essere ma conferisce ai Comuni da subito la possibilità di bandire le gare per la loro assegnazione. Vengono poi introdotte per i Comuni ampie discrezionalità in tema di redazione dei bandi e di introduzione di vincoli all’aggiudicazione delle concessioni.

Per Michela Fucile, vicepresidente di Confartigianato Imprese Toscana: “La situazione è gravissima e non deve essere sprecato altro tempo per evitare situazioni di emergenza sociale. Le incertezze, i ritardi e le incongruenze normative non danneggiano solo le imprese balneari e gli operatori del demanio marittimo ma il turismo toscano ed il suo indotto e aprono la strada ad aumenti dei prezzi e alla speculazione”. Prosegue poi la vicepresidente: “Il concessionario subentrante, oltre a corrispondere il canone dovrà indennizzare il concessionario uscente ed il rischio è che aumentino in modo incontrollato i prezzi per i clienti degli stabilimenti balneari. Le gare pubbliche susciteranno l’interesse di grandi gruppi e speculazioni a danno dei territori. Ai concessionari uscenti, che negli anni hanno realizzato importanti investimenti, saranno proposti indennizzi inadeguati, perché non determinati in base a criteri di valutazione oggettivi e questo porterà a molti contenziosi”.

Confartigianato ritiene che serva subito un confronto serio con le istituzioni per arrivare a norme corrette che evitino danni economici e sociali ai territori, speculazioni e contenziosi. “I concessionari demaniali attendono da anni norme certe che salvaguardino i posti di lavoro ed i loro investimenti. Sono a rischio chiusura tantissime imprese che operano nella filiera e che con le loro attività arricchiscono l’offerta turistica e danno un vantaggio competitivo alla Toscana nel mercato internazionale delle vacanze”, conclude Michela Fucile.

Fonte: Ufficio Stampa

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