L'Università di Pisa è in lutto per la scomparsa di Ferdinando Falossi, cultore della materia in Storia del teatro e dello spettacolo, avvenuta nella notte tra il 24 e il 25 novembre. Di seguito il ricordo della professoressa Eva Marinai.
Oggi ci ha lasciato il dott. Ferdinando Falossi, cultore della materia per Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Studioso freelance di storia del teatro greco-romano, antropologia ed etnologia, artigiano delle maschere antiche e della commedia dell’arte, allievo della scuola Sartori, la più rinomata al mondo, apprezzato a livello internazionale, invitato a svolgere lezioni e workshop nelle Università di Parigi, del Peloponneso, del Canada. Per molti di noi docenti del Dipartimento era soprattutto un amico, un compagno di studi e di ricerche, apprezzatissimo dagli studenti durante seminari e laboratori tenuti per il corso di laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione. Aveva una metodologia d’insegnamento che univa la teoria alla pratica: quando spiegava l’iconografia e la morfologia della maschera, portava in aula enormi bauli dai quali saltavano fuori le sue creazioni, che faceva maneggiare, indossare, per acquisire consapevolezza della manifattura e delle qualità intrinseche di un oggetto che non era solo museale, ma soprattutto strumento vivo di lavoro per l’attore. Si tratta di maschere realizzate attraverso una ricerca rigorosa sui materiali originari e dopo aver tradotto in italiano, egli per primo, il quarto libro dell’Onomasticon di Giulio Polluce.
Spesso apriva le sue lezioni facendo capire agli studenti, ormai abituati alla tecnologia e disabituati alla manualità, che esistono due tipi di sapere, quello che passa dall’intelletto e quello che passa dalle mani e che le due strade possono incrociarsi.
Si era laureato con il prof. Fernando Mastropasqua, docente in ruolo presso il nostro Ateneo per vari decenni, punto di riferimento dell’allora Dipartimento di Storia delle Arti che aveva sede nel Museo di San Matteo, e con il quale egli ha collaborato negli anni per progetti di ricerca e pubblicazioni.
Tra i suoi numerosi contributi scientifici si ricordano le monografie più recenti: F. Falossi, F. Mastropasqua, L’incanto della maschera. Origini e forme di una testa vuota (Prinp, 2014); F. Falossi, F. Mastropasqua, La poesia della maschera. Una testa vuota fonte di conoscenza (Prinp, 2015).
Il Dipartimento e i corsi di laurea che l’hanno visto partecipe delle attività didattiche lo ricordano con gratitudine.
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