Sulla carta erano centri estetici a Grosseto, ma in realtà si trattava di case di appuntamento. Il giro d'affari sarebbe stato pari a un milione di euro, i clienti arrivavano ai 'centri' grazie a annunci su internet. I carabinieri hanno arrestato cinque persone tra Milano, Prato e Grosseto: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso le accuse contestate.
Tutto è partito da un uomo, già indagato per fatti simili a Siena. Spostatosi a Grosseto, avrebbe agito sotto falso nome. Sarebbe stato lui ad aprire le case di appuntamento, a pagare numerosi canoni di affitto e anche i siti per gli annunci, "apparendo un punto di riferimento trainante nella conduzione dell'attività di prostituzione", come dicono i carabinieri.
Quattro donne avrebbero gestito poi i centri. Avrebbero fatto da tramite coi clienti, incassato i soldi delle prestazioni e provveduto a reclutare le singole prostitute. Altre tre persone sono indagate in stato di libertà per aver fornito supporto logistico.
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