Vino, il Consorzio Chianti debutta in Africa

Debutto assoluto nel continente africano per il Consorzio Vino Chianti. Con “Chianti lovers African Tour 2024” toccherà, nella sua prima edizione, la città di Luanda, in Angola, il 19 novembre e proseguirà con Lagos, in Nigeria, dal 21 al 24 novembre, nella cornice della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, promossa dalle maggiori istituzioni diplomatiche italiane.

Si tratta della prima volta in Africa, come Denominazione italiana e Consorzio storico del Chianti D.O.C.G., in uno scenario di mercati e cultura del vino tra i più vergini a livello globale. Con le sue 54 nazioni ed economie, il continente africano sta mostrando segni di vivace interesse anche nell’ambito del vino e, in generale, del prodotto italiano. Segnali di crescita, intercettati dal Consorzio anche attraverso le varie esperienze delle aziende associate, hanno spinto a strutturare una prima attività promozionale nel continente, con l’obiettivo di poter educare un numero crescente di appassionati.

Si tratterà di appuntamenti istituzionali e didattici: seminari e degustazioni private rivolte ai professionisti locali, stampa di settore e wine lovers. Le due Masterclass saranno condotte da Luca Alves, per il Consorzio, e centrate sulla narrazione e degustazione di un ampio ventaglio di vini Chianti, comprendenti tutte le categorie di prodotto e zone di provenienza. Il programma sarà poi arricchito con altre occasioni di degustazione abbinate alla cucina italiana e locale.

Il mercato nigeriano del vino è tra i più consistenti del continente per consumo di bevande alcoliche pro capite, diffuso soprattutto tra le giovani generazioni. A Lagos si contano innumerevoli enoteche e wine club.

Il mercato dell’Angola è dominato dai vini portoghesi, ma il vino italiano è discretamente rappresentato in Angola: è al 3° posto come consumo e la sua distribuzione gode di agevolazioni sia logistiche, arrivando via terra dal Sudafrica, che sociali, essendo il consumo e la vendita di alcol liberi da monopoli e limitazioni. Il vino si consuma nelle principali aree urbane, a cominciare dalla capitale Luanda, dove si concentra un quarto della popolazione dell’Angola e che da sola rappresenta il 50% del mercato del vino.

“Investiamo nel futuro mercato del vino – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Il Chianti è una delle massime espressioni del made in Italy, il nostro vino si conferma sempre più ambasciatore nel mondo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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