Parla ancora “straniero”, il Rally Città di Scandicci e Colli Fiorentini, la cui seconda edizione si è corsa tra il pomeriggio di ieri e la giornata odierna con dieci prove speciali.
La competizione della Reggello Motor Sport, organizzata con la collaborazione dell’Automobile Club Firenze e con il sostegno dell’intero territorio, con capofila il Comune di Scandicci oltre a Montespertoli e Montelupo Fiorentino, ha infatti conosciuto la vittoria del trevigiano Mattia Zanin, al debutto con una Toyota GR Yaris Rally2, affiancato dal vicentino Elia De Guio.
Zanin, già terzo assoluto lo scorso anno sempre con una Yaris ma in versione “trofeo”, è passato al comando dalla quarta prova speciale, rilevando la leadership dallo spezzino Claudio Arzà, in coppia con Castiglioni, usciti di strada ad inizio della prova di “Poppiano” dopo essere balzati in testa con decisione. Da quel momento in poi la gara è diventata un monologo, per Zanin e De Guio, che con il margine già importante acquisito sugli inseguitori, hanno poi guardato al concreto, quindi senza prendere rischi con la strada viscida dalla pioggia, puntando al gradino più alto del podio.
Gradino più alto che è arrivato con ampio merito confermando il valore della coppia che quest’anno è stata peraltro impegnata nel Campionato Europeo Rally per la prima volta, mentre dietro si è scatenata un’accesa e spettacolare bagarre, che purtroppo non ha visto uno degli attesi protagonisti, il fiorentino Alessandro La Ferla, già out durante la seconda prova per uscita di strada con la sua Skoda Fabia, condivisa con Pellegrini. Alla fine, dal tourbillon di duelli che ha animato soprattutto la parte centrale della gara, la seconda moneta è andata in mano ai livornesi David Albert Tanozzi e Irene Bubola, Skoda anche per loro, partiti per quinti e poi autori di una decisa progressione che li ha fatti salire con merito sul podio, precedendo il lariano Andrea Spataro, terzo con Alessia Muffolini alle note su una VolksWagen Polo R5.
Se Tanozzi aveva già corso a Scandicci sfiorando il podio alla prima edizione, Spataro è stata un’altra bella rivelazione della sfida, in quanto non aveva mai visto prima le strade che ha affrontato, per quanto comunque sia arrivato al via con un background di rispetto, visto che nel nord Italia è un “nome” costantemente a podio.
Quarta piazza finale, anche in questo caso con merito, per il maratoneta fiorentino Leonardo Santoni, reduce dalla mitica corsa di New York ed in preparazione per quella di Firenze prossima a venire. In coppia con Scarpelli, ha chiuso ai vertici di nuovo guidando una Fabia R5, con la quale si è espresso in riscontri cronometrici di pregio, nonostante dovesse ritrovare il ritmo del correre con vetture di vertice.
Ha quindi chiuso la top five finale un altro “straniero”, il friulano Matteo Bearzi, in coppia con Jamira Chialina, anche loro su una Fabia, prima occasione pure per loro a Scandicci. Anche in questo caso prestazione di spessore, considerando lo scenario nuovo che hanno trovato sui colli fiorentini.
Ottava e nona posizione rispettivamente per le due Hyundai i20 Rally2 del valdinievolino Fabio Pinelli, con Vivarelli e Marco Cavalieri, con Bazzani, mentre di pregio è di certo la decima piazza di Vittorio Barsotti e Andrea Sarti con la piccola Peugeot 106 rally kit di Pieruccini con passaggi da manuale nelle viscide “piesse”, come anche degna di nota la prestazione di Andrea Bartarelli, anche lui alla prima esperienza con una Skoda, con la quale ha finito in 11^ posizione.
Come certamente di pregio sono state le prestazioni delle Peugeot 208 Rally4 dei fratelli fiorentini Cosimo e Lorenzo Ancillotti e dei pistoiesi Emanuele Danesi e Jacopo Innocenti, rispettivamente sesti e settimi nella generale, con i primi risultati i migliori tra le due ruote motrici, spesso tenendo in scacco vetture a trazione integrale.
Proponendosi come una delle gare più attese della stagione rallistica negli anni a venire, il Rally a Scandicci ha contato ben 74 iscritti, ben 15 in più del 2023, segno tangibile che la proposta agonistica, la location, l’organizzazione soddisfano le esigenze di chi corre. Con il sostegno del territorio, per il quale si pone come evento identitario, l’evento punta decisamente in alto, per tornare a far ritrovare con convinzione i rallies nel motorsport fiorentino.
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