Filcams Cgil Firenze e UilTucs Toscana hanno indetto uno sciopero per i servizi museali Accademia e Bargello di Firenze, con presidio ore 11-12:30 a Firenze presso piazza delle Belle Arti (angolo via Alfani-via Ricasoli).
“Nei giorni del G7 del turismo in città, ecco una vertenza emblema dell’overturismo, dove non si redistribuisce l’enorme ricchezza prodotta. Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative delle lavoratrici e dei lavoratori, compreso il contratto integrativo”
Alta adesione, soddisfatti i sindacati
Altissima l’adesione allo sciopero indetto da Filcams Cgil Firenze e Uiltucs Toscana per i servizi museali di Accademia, Bargello, Cappelle medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli (nell’occasione, si è svolto un partecipato presidio presso la piazza delle Belle Arti).
Una agitazione legata alla revoca della concessione di Opera Laboratori Fiorentini del servizio o l’affidamento dei servizi di cui alla concessione n. 01 del 13.02.1998 e successive integrazioni.
Spiegano Filcams Cgil e UilTucs Toscana: “Nonostante i tavoli di confronto avuti negli ultimi mesi non sappiamo, ancora, che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori (circa 90) attualmente impiegati nei servizi di bigliettazione, accoglienza, bookshop e didattica. Fin qui ci sono state date rassicurazioni deboli e la stessa Ales spa, che dovrebbe subentrare a Opera Laboratori Fiorentini, non si è mai presentata ai tavoli e non sappiamo ancora nulla sulle procedure e sulle clausole sociali previste per tutelare le maestranze. Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative, compreso il contratto integrativo, perché nessun percorso di riforma e cambiamento può essere fatto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Nei giorni del G7 del turismo a Firenze, aggiungono Filcams Cgil e UilTucs Toscana, “questa vertenza, come quella degli Uffizi, è emblematica del sistema dell’overturismo, che non intende affatto re-distribuire l’enorme ricchezza prodotta ai lavoratori che sono i veri protagonisti. L’overturismo checché ne dica la ministra Santanchè esiste eccome e produce queste storture. Questo vale per i beni culturali, per gli addetti al turismo (che hanno il contratto collettivo nazionale scaduto da ormai sei anni) e per quelli della ristorazione e dei pubblici esercizi (dove nonostante i recenti rinnovi dei relativi contratti nazionali permangono problemi di dequalificazione del lavoro e di irregolarità diffusa)”.
Fonte: Ufficio Stampa
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