Nassiriya, i gruppi del Centrodestra empolese replicano a Masi

In seguito all’ultima discussione in Consiglio comunale, i gruppi del Centrodestra empolese replicano alle affermazioni del consigliere di Buongiorno Empoli-Siamo Empoli Leonardo Masi, sulle motivazioni in merito alla scelta di uscire dall'aula lo scorso 12 novembre, durante il minuto di silenzio richiesto da FdI e FI-Empoli del Fare per i caduti di Nassiryia. Qui il commento di precisazione di Masi, di seguito la posizione del centrodestra.

Centrodestra per Empoli: "Una precisazione: morti in servizio e non sul lavoro"

Il gruppo Centrodestra per Empoli ritiene "necessaria una riflessione su un punto sollevato dal consigliere Leonardo Masi, capogruppo del gruppo consiliare Buongiorno Empoli - Siamo Empoli, in merito alla comparazione tra i caduti in servizio e i caduti sul lavoro": "È fondamentale chiarire che non si tratta di una questione di importanza delle vite perse, ma di contesti e motivazioni profondamente differenti che richiedono distinzioni precise. I caduti in servizio sono appartenenti alle Forze Armate o alle Forze di Polizia che sacrificano la loro vita rispondendo a un mandato dello Stato. Questi uomini e donne, impegnati quotidianamente per la sicurezza e la difesa del nostro Paese, sono chiamati ad affrontare situazioni di pericolo in virtù del loro giuramento e del loro ruolo istituzionale. Ogni loro azione risponde a un dovere di servizio, che va oltre il semplice compito lavorativo, implicando un’assunzione di rischio consapevole e accettata nel momento stesso in cui si decide di vestire una divisa. Diverso è il caso dei caduti sul lavoro, che purtroppo rappresentano una piaga sociale che merita rispetto e attenzione, ma che si inseriscono in un contesto di dinamiche legate alle norme di sicurezza e agli incidenti sul posto di lavoro".

Su questa differenza ha voluto esprimersi Gabriele Chiavacci, consigliere del Centrodestra per Empoli: "La confusione tra caduti in servizio e caduti sul lavoro è ingiusta per entrambe le categorie. Paragonare il sacrificio consapevole di un servitore dello Stato, che mette la propria vita a disposizione della collettività, con la tragica fatalità di un incidente sul lavoro non rende giustizia né agli uni né agli altri. Vanno entrambe commemorate, ma con la consapevolezza del contesto e delle motivazioni che hanno portato alla loro perdita".

Dello stesso avviso è Andrea Poggianti, Capogruppo del Centrodestra per Empoli, che ha sottolineato: "Non è una questione di valore o di gerarchia tra le vite perse, ma di riconoscere il diverso contesto di servizio. Anzi, la querelle di questi giorni muove ancor più il nostro gruppo a sollecitare il Comune di Empoli ad intitolare una strada ai Caduti di Nassiriya. Era l’anno 2017 quando fu approvata una mozione a firma del sottoscritto a nome del Centrodestra empolese, ma ancora oggi nulla di concreto si è visto".

Forza Italia Empoli del Fare: "Silenzio era per commemorare i caduti, non la missione"

"Leggiamo, con ulteriore dolore, le motivazioni di Masi per la scelta di uscire dalla stanza del Consiglio Comunale. Nemmeno il coraggio di ammettere il suo reale pensiero che trasuda un’ideologia avente come unico scopo quello di offendere lo Stato e chi ogni giorno ci garantisce la libertà e la democrazia di cui godiamo tutti noi, lui compreso. Vogliamo ricordare che il minuto di silenzio è stato chiesto per i caduti di Nassiryia; 12 militari, e 2 civili Italiani più 9 civili Iracheni, persone che stavano svolgendo il proprio lavoro, padri di famiglia, figli, mariti, amici, fratelli che sono stati barbaramente uccisi e persi per sempre.

I nostri connazionali erano lì per una missione di pace approvata con la Risoluzione ONU del 22 maggio 2003; rischiavano la vita per ordini ricevuti e compiti assegnati ai quali non potevano sottrarsi. Si trovavano a Nassiriya per aiutare la popolazione locale, in un momento storico molto particolare. Si può essere in accordo o in disaccordo sulla posizione tenuta allora dal Governo Italiano ma il minuto di silenzio richiesto era per commemorare i caduti, non certo la missione. La volontà espressa da Masi di non onorare questi uomini arrivando anche a mettere in discussione il loro eroismo è pura cattiveria e cecità intellettuale. Il concetto di eroe, in generale, non è affatto legato alla guerra perché sono eroi anche coloro che prestano servizio sulle ambulanze sapendo di poter rischiare la vita in incidenti stradali, sono eroi coloro che si gettano in mare a salvare chi sta affogando... Si può dunque non essere d’accordo sulla missione, ma non si può non essere d’accordo sull’onorare queste vittime!

Non riconoscere simbolicamente tutto questo è un atto gravissimo, e Masi invece di fare ulteriori dichiarazioni sarebbe meglio incontrasse i figli, i fratelli, i genitori, le mogli di questi uomini trucidati barbaramente da una bomba, solo per essersi trovati lì. Questo comunicato non è rivolto a Masi a cui non abbiamo la presunzione di poter far capire queste nostre parole. Noi ci rivolgiamo ai cittadini Empolesi, a chi non ha votato Masi e ringraziamo, ma anche a chi lo ha votato e lo continua a sostenere perché con questo suo gesto e le sue affermazioni che lo hanno seguito, siamo ben oltre il confine della giustizia democratica, della diversità di opinioni qui viene meno il rispetto dell’uomo". Così in una nota il gruppo consiliare Forza Italia "Empoli del Fare", Simone Campinoti, Claudia Ghezzi, Samuele Spini.

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