“Siamo, ovviamente, da sempre al fianco di tutto il personale sanitario che, purtroppo, sempre più frequentemente è oggetto di aggressioni verbali o fisiche negli ospedali toscani-afferma Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega.” “Proprio per tale motivo, riteniamo sia necessario agire su due distinti binari per fronteggiare questa criticità-prosegue il Consigliere.” “Come più volte auspicato dagli stessi addetti ai lavori, è sicuramente necessario chiedere un maggiore senso di responsabilità di chi si approccia ad un medico o ad un infermiere, ma in questo contesto è doveroso che, ad esempio, la Regione non trasformi i Pronto Soccorso in un reparto ospedaliero, perché mancano i posti letto nei nosocomi. E’ inutile negare che questa persistente carenza, metta in difficoltà il personale che sempre più frequentemente si trova di fronte ad un’utenza sempre più sfiduciata ed impaziente, provocando potenziali, quanto peraltro sempre criticabilI, reazioni di parenti di un degente che, magari, è da ore “parcheggiato” su una lettiga-precisa l’esponente leghista.” “Altra questione per noi non secondaria, è quella relativa alla necessità di avere le idee chiare su dove prevedere le Forze dell’Ordine ed in quale fascia oraria, tenendo presente che, oltre ai Punti di emergenza-urgenza, pure in psichiatria sarebbe fondamentale la presenza di un agente-sottolinea la rappresentante della Lega.” “Quindi, prima di rivolgersi al Governo nazionale, è chiaro, almeno per noi, che si debba redigere una precisa casistica collegata ad una specifica mappatura degli ospedali più a rischio aggressioni-insiste Meini.” “Basta slogan, dunque, tanto cari alla Sinistra, ma più azione, analisi ed una sana autocritica alfine di fronteggiare questa criticità in modo corretto e tempestivo-conclude Elena Meini.”
Fonte: Consiglio regionale della Toscana, gruppo Lega - ufficio stampa
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