Accorpamento Istituto Gonnelli, il consigliere Picchianti: "Scarico di responsabilità"

"Apprendiamo soltanto con una nota stampa del pomeriggio di sabato 9 da parte della consigliera delegata Barbieri la decisione di privare l'Istituto Comprensivo "Gonnelli" di Gambassi Terme-Montaione della propria autonomia didattica dopo che negli scorsi anni già le due cittadine della Valdelsa avevano dovuto affrontare un altro accorpamento dettato dai risparmi e dall'efficenza organizzativa. Il Pd metropolitano si trincera dietro uno scarico di responsabilità verso il Governo portando delle motivazioni a dir poco risibili". Così in una nota Vittorio Picchianti, consigliere metropolitano, a nome del Gruppo consiliare "Per il Cambiamento" commentando la notizia dell'accorpamento dell'Istituto Gonnelli.

"È innegabile che nel Paese ci sia in atto un piano di ridimensionamento degli istituti scolastici dettato dall'esigenza di razionalizzazione di conti pubblici. Il Governo Meloni ha dovuto ereditare questi conti in rosso dagli stessi che oggi si strappano le vesti per alcuni dolorosi - ma forse inevitabili - tagli che ricadono anche sui territori.
È altrettanto vero anche che la Regione Toscana dopo aver fissato delle linee guida apparentemente contraddittorie ha lasciato la decisione alla Città Metropolitana che poteva muoversi molto meglio di come ha effettivamente fatto.

Siamo i primi a non volere un inutile e dannoso scontro tra città e provincia, infatti, la mozione che abbiamo presentato venerdì 8, il giorno precedente a questo annuncio, voleva proprio aprire una dialettica sull'argomento che, evidentemente, non si è voluto affrontare nemmeno con i sindaci dei territori interessati, né con l'attuale dirigente scolastica i quali durante un flash mob organizzato da genitori, studenti e insegnanti proprio nella mattinata di sabato, erano ancora del tutto ignari del futuro che avrebbe avuto un istituto che rappresenta un servizio fondamentale per un territorio agli estremi della provincia fiorentina che già subisce molti disagi dettati dal vicino confine amministrativo con la Provincia di Siena".

Per Picchianti, "la scelta di privilegiare l'autonomia del Liceo Classico Galileo di Firenze pare essere stata dettata in gran parte dalla densità scolastica di Firenze, ovviamente più importante di quella della Valdelsa fiorentina. Quando si parla di servizi, siano essi scolastici o di altro genere, non andrebbero, invece privilegiati i territori più svantaggiati per il loro essere periferici? La scelta portata avanti dalla Città metropolitana oltre a causare la perdita di autonomia didattica avrà, come conseguenza anche la perdita di personale Ata e di applicati di segreteria, per non parlare del fatto che centri decisionali che si spostano lontani dai paesi fruitori del servizio potrebbero anche effettuare ulteriori scelte di razionalizzazione quali concentrazione di progetti e di altre attività didattiche in singoli plessi o, addirittura, la definitiva chiusura di alcuni di questi ultimi".

"Sono gli stessi territori ad essere estremamente delusi sia nel merito che nel metodo di questa scelta che sembra essere stata accelerata più dall'interessamento del nostro gruppo consiliare, direttamente contattato da cittadini e amministrazioni locali, che da un'effettiva volontà di affrontare una decisione in maniera responsabile. Stiamo intervenendo anche presso i nostri rappresentanti a Roma per cercare di mitigare sempre più questa e altre razionalizzazioni che si dovessero rendere necessarie in futuro, - conclude il consigliere metropolitano - ma speriamo vivamente che in questo quinquennio la scelta di contrapporre città e provincia per poi stabilire tagli per quest'ultima non diventi un modus operandi di questa amministrazione metropolitana".

Fonte: Ufficio stampa

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