Torna la Mostra del Tartufo di San Miniato, il Re della tavola si presenta e mette in vetrina il territorio

(foto gonews.it)

San Miniato torna ad essere per tre settimane 'Capitale d'Italia del tartufo' , tra sapori e odori, ma anche cultura, tradizione e bellezza. Si è tenuta ieri nella splendida cornica del Conservatorio Santa Chiara la tradizionale cena di presentazione della 53° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco, in programma nei weekend dal 16 novembre al 1 dicembre.

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Davanti al Re della tavola c'era un parterre d'eccezione: oltre a sindaci e amministratori locali, ha fatto visita il presidente della Regione Eugenio Giani, l'assessora regionale Stefania Saccardi e l'assessora Alessandra Nardini, il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, iil senatore Dario Parrini e la senatrice Ilenia Zambito, il presidente della Fondazione CRSM Giovanni Urti, il direttore regionale di Crédit Agricole Massimo Cerbai e il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest Valter Tamburini. A fare gli onori di cas ovviamente il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e la presidentessa di San Minato Promozione Azzurra Gronchi.

Una serata all'insegna non solo della buona cucina, ma anche del territorio e della sua storia: il tartufo è stato protagonista dei piatti degli chef Fabrizio Marino di Maggese, Antonio Madonia di Brassica, Gilberto Rossi di Pepenero e Paolo Fiaschi di Papaveri e Papere, accompagnati dai vini delle aziende locali Beconcini, Inserrata, Cosimo Maria Masini, Fattoria Campigiana, Cupelli Spumanti e anche al gin al tartufo di Simone Gismondi come special guest, ma anche una serata alla scoperta delle tradizioni e della bellezza di questo territorio.

"Per tre fine settimana fino al primo dicembre, - ha spiegato il sindaco Simone Giglioli - San Miniato diventa capitale italiana del tartufo. Rispetto ad Alba e Acqulagna, le altre due città del tartufo, San Miniato, oltre ad avere un prodotto tra i migliori per proprietà organolettiche, offre anche un patrimonio artistico e culturale di grande livello". E la cornice scelta non è casuale: il bel museo del Conservatorio Santa Chiara, uno "dei luoghi più belli di San Miniato" non è infatti solo una cornice, ma un tassello di un territorio in grado di offrire cultura nel senso più ampio del termine: "il tartufo è senz'altro una delle eccellenze del territorio, ma abbiamo tanto altro da offrire e in questa meravigliosa cornice del Conservatorio tutto ha un altro sapore. La Mostra del Tartufo rappresenta anche un momento di grande attrazione sul territorio che permette di far conoscere San Miniato in Italia e non solo", così Giglioli.

"Parlare di tartufo - ha detto il presidente Giani - non significa solo parlare dii un perla culinaria, ma di tutto quello che esprime San Miniato. La Toscana ha un primato nel tartufo e la Mostra si sposa bene con l'idea di Toscana diffusa che attrae turismo. Un prodotto, il tartufo, che segna l'identità del territorio anche attraverso i prodotti della nostra terra"

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Storia, cultura, enogastronomiaa, ma anche ambiente e un'agricoltura che si prende cura del territorio: "Il tartufo a San Miniato è un prodotto che permette anche la cura del territorio. - spiega l'assessora regionale Stefania Saccardi - Avremo una nuova legge nella prossima primavera, come Regione Toscana vogliamo aiutare e sostenere questa attività. Si tratta di un prodotto identitario che rappresenta la storia, la cultura e la tradizione. Chi fa tartufo si prende anche cura dei boschi e come gran parte dell'agricoltura  non è solo la ricerca di un prodotto ma il prendersi cura di un territorio: questa è l'agricoltura che ci piace".

Sulla stessa linea il presidente Antonio Mazzeo: "Siamo a 53 edizioni di impegno, passione e dedizione - ha detto il presidente Mazzeo - che è fatta anche da chi ogni giorno con fatica cerca e prepara il tartufo tutto l'anno, e che permette che ci sia un ambiente salubre per poterlo avere. E bisogna ringraziare chi lo commercializza e lo porta nel mondo.  Nelle prossime tre settimane siate orgogliosi di essere la capitale italiana del tartufo, non abbiamo niente da invidiare ad altri territori, anzi oltre ad avere un tartufo migliore abbiamo anche un territorio più bello è pieno di arte, cultura e di storia".

La mostra del tartufo "più bella d'Italia, unica e irripetibile", la definisce Azzurra Gronchi, la neopresidentessa di San Miniato Promozione chiamata alla sua prima volta davanti all'evento più importante del territorio. E non potevano mancare quindi le novità: quest'anno la 53esima edizione si arricchisce con la visita e le attività del Museo del tartufo, inaugurato lo scorso aprile, nella quale sarà possibile ammirare e scoprire la storia del 'tartufo più grande del mondo', quello da 2,5 chili ritrovato a Balconevisi nel 1954, di cui proprio quest'anno ricorre il 70esimo anniversario.

 

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