Martedì 5 novembre 2024 si è svolta l’assemblea alla Casa del popolo di Fontanella per fare il punto della situazione sull’opera, sulle modifiche e sugli interventi migliorativi richiesti dai cittadini, per le frazioni investite dai lavori inerenti alla realizzazione del futuro raddoppio ferroviario Empoli-Siena.
Il Sindaco di Empoli ha schierato in prima linea ingegneri e tecnici responsabili del progetto di RFI e del Comune di Empoli che hanno risposto alle varie richieste presentate dai cittadini dando poche risposte certe (in molti casi risibili) e molte giustificazioni progettuali sul non luogo a procedere su alcune richieste dei residenti.
La realtà è che questa faccenda così come è stata gestita fa sorgere una grave responsabilità politica ed i tecnici contano poco, in quanto si limitano ad applicare Leggi e Normative e non possono derogare da queste.
La più grave delle responsabilità è proprio del Comune di Empoli che non ha verificato quello che poteva succedere sul proprio territorio con atti e approfondimenti o anche solo con semplici sopralluoghi (come abbiamo fatto noi) per capire che l’opera è sovradimensionata per le frazioni in questione dati gli spazi già esigui che ci sono.
Il peccato originale dell’Amministrazione è stato quello di aver nascosto per due anni il progetto non interloquendo con i cittadini. Oggi infatti abbiamo solo la proposta di Mantellassi di adire ad una assemblea permanente che servirà soltanto a gestire piccoli e risibili ritocchi progettuali che non risolveranno i danni dell’impatto ambientale, né le richieste dei residenti.
Peraltro tutta l’opera ha un impatto ambientale tale che non si spiega come sia possibile averla pensata, vista la LRT n° 65 che impone la filosofia di salvaguardia ai massimi livelli.
Inoltre, i costi di questo progetto in termini di qualità della vita per gli abitanti dei paesi sono altissimi:
- per alcune abitazioni si prevedono l’innalzamento di un muro a meno di 1 metro dalla porta d’ingresso ed un muro di 2.60 metri di altezza per insonorizzare le abitazioni e marcare un confine con la ferrovia (Legge Viareggio);
- in alcuni casi il secondo binario arriverà così vicino agli appartamenti che saranno svalutati e resi invendibili per ovvie ragioni;
- altri ancora si vedranno abbattere tutti gli alberi vicini, con le conseguenze climatiche che già conosciamo e che cominciamo a vedere sulla vivibilità dei luoghi in termini di isole di calore estive e benefici sulla salute;
- in altri casi ancora si vedrà la preclusione dell’accesso carrabile di molte abitazioni rese anche inaccessibili per le autoambulanze che non possono arrivare fino al portone d’ingresso (ancora non verificabili sui progetti).
Niente sovrappassi poi, ma solo sottopassi ciclabili e pedonali per raggiungere le abitazioni oltre la ferrovia (in caso di bombe d’acqua sempre più frequenti che succederà?)
Il problema idrogeologico sollevato in tutti le occasioni in cui sia stato possibile farlo, sia da noi del Movimento Cinque Stelle (in Regione e Parlamento) che dai residenti, è evidente. I cittadini hanno fatto notare le fragilità del territorio anche in merito alla “diga a valle “ dovuta alla costruzione del muro della ferrovia: si è pensato a vasche di contenimento a monte del paese che, senza aver visto progetti e relazioni, ci preoccupano non poco visto quello che succede con il cambiamento climatico e viste le già vissute esperienze negative sia vicine (vedasi le ultime alluvioni a Castelfiorentino, Campi Bisenzio, Fucecchio ecc), che lontane, (vedasi Emilia Romagna, Valencia).
Dulcis in fondo di non poca rilevanza è poi una perdita economica e di valore ecosistemico stimata e calcolata dagli ambientalisti, solo per gli alberi centenari della zona dietro lo zuccherificio, che si vede ammontare in più di 430.000 euro!
In sintesi, anche se i tecnici con un linguaggio di non facile comprensione e soprattutto senza un elaborato tecnico definitivo da mostrare per aver più chiarezza sul progetto esecutivo finale hanno cercato di indorare la pillola che è e rimane amara con molte preoccupazioni da parte dei cittadini per come è stato gestito tutto l’iter progettuale che non concede attenuanti neanche a queste piccole modifiche concesse.
Problemi vitali, esistenziali, drammatici che si sono risolti in un balletto assurdo di rimpalli contro il muro di giustificazioni tecniche senza MAI aver parlato di responsabilità politica del progetto.
Il presidente Giani che ebbe a dire a suo tempo: è “un brutto progetto” si è trincerato dietro l’ammissione che è stato ratificato dal suo predecessore, come del resto il sindaco Mantellassi si trova questa patata bollente dalla precedente Amministrazione (di cui però, ricordiamo, faceva parte) senza rimarcare che comunque si tratta della stessa parte politica.
Il ringraziamento di Giani alla compostezza dei residenti la dice lunga sulla questione politica, probabilmente a lavori iniziati i cittadini capiranno davvero quello che succederà in queste frazioni, ma forse quando sarà già ormai troppo tardi.
Come più volte abbiamo proposto la soluzione progettuale PIU’ ADEGUATA SAREBBE STATA QUELLA DI FAR PASSARE IL RADDOPPIO A FIANCO DELLA 429 NUOVA AL DI LA’ DEL FIUME ELSA, EVITANDO LO SVENTRAMENTO DELLE TRE FRAZIONI rendendole più funzionali alla residenza ed implementando così anche il valore economico degli edifici vista anche la diminuzione del traffico dovuto dalla costruzione della nuova arteria.
Sarebbe stato bellissimo utilizzare il vecchio tracciato ferroviario per un percorso ciclabile e pedonale che collegasse le frazioni e ricucisse così un territorio da sempre svantaggiato dalla presenza di un’importante arteria di collegamento con Siena, il fiume e la ferrovia che corrono in parallelo.
Sono solo Sogni? Può essere. Ma cos’è la politica senza visioni future immaginando benefici per i propri cittadini? Nascondersi dietro i tecnici giustificando l’impossibilità di interloquire per tempo con Ferrovie che cala progetti dall’alto tra inettitudine e lassismo? E proprio questo che vogliamo? Politici che si autogiustificano magari sparandosi un fuoco amico vicendevolmente?
Noi abbiamo sempre pensato che i cittadini fossero il motore del cambiamento e che senza questi la politica non abbia valore, ma forse ancora i tempi non sono maturi per questo e lo diciamo con estrema amarezza.
Movimento 5 Stelle Empolese Valdelsa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro