Multiutility, Mantellassi: "Creare soggetto grande e solido. Giù le bollette". Quotazione in Borsa? "Orientamento diverso"

Si è tenuta nella sede di Estra a Prato l'assemblea dei soci, 64 comuni della Toscana centrale, chiamata a dare una linea di indirizzo al prossimo Cda di Alia Multiutility. Un confronto molto partecipato ed animato sullo sviluppo della holding dei servizi pubblici della Toscana.

La riunione ha portato all'approvazione di un documento di indirizzo grazie ad un'ampia maggioranza dell'81%. Nel documento si dice che il nuovo soggetto "non è una holding di partecipazioni ma un gruppo industriale progressivamente da realizzare", sembra essere accantonata la questione della quotazione in Borsa, si inserisce anche l'acqua tra i servizi erogati e si auspica l'allargamento della Multiutility ad altri comuni, non necessariamente solo toscani. Sembra aver avuto la meglio quindi l'asse Sara Funaro-Ilaria Bugetti-Alessio Mantellassi, una vittoria significativa che deve però fare i conti con una piccola 'fronda' interna.

Un fronte contrario di undici comuni (Sesto Fiorentino, Cantagallo, Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Vaiano, Agliana, Vicchio, Rufina, Borgo San Lorenzo, Castelfranco Pian di Scò) chiede linee di indirizzo più precise in merito a due questioni fondamentali: un "No" più netto alla quotazione in Borsa, considerato troppo 'timido' dagli oppositori al documento, e una posizione per l'acqua totalmente pubblica che sembrerebbe in conflitto con l'idea della multiservizi.

gonews.it ha intervistato il Sindaco Alessio Mantellassi , uno dei maggiori promotori del documento insieme a Sara Funaro Sindaca di Firenze , Ilaria Bugetti Sindaca di Prato.

 

Perchè il 'documento Firenze' (sottoscritto da Firenze, Empoli e Prato) Sì e il 'documento Sesto' No?

Perché il "documento Firenze", è il documento "Firenze-Prato-Empoli". Firenze ha coordinato naturalmente tutti noi in questo percorso, ma noi abbiamo partecipato a quel documento. Serviva un documento completo e non un testo che rivendicasse solo alcuni punti. Il nostro documento ha in sé anche contenuti degli altri documenti presentati e traccia una prospettiva su tutti i temi: allargamento, piano industriale, organizzazione, acqua dentro la Multiutility.

Anche tra i sindaci PD ci sono posizioni diverse, credi che si troverà una linea politica di compromesso?

La maggioranza uscita dalla riunione è stata veramente ampia, oltre l'81% del capitale sociale. Più volte mi sono confrontato con le sindache di Firenze e Prato, con il Pd e con altri sindaci. Io credo che questo documento sia chiaro ma, al tempo stesso, largo e aperto. Il dialogo rimane comunque la soluzione migliore per proseguire nel percorso Multiutility, considerando che tra i punti approvati c'è anche quello dell'allargamento della compagine sociale ad altri comuni toscani e del Centro Italia. Su questo i sindaci devono essere assolutamente protagonisti.

Ad oggi la quotazione in borsa è definitivamente accantonata? La Multiutility senza borsa può essere competitiva e garantire quei benefici per cui è stata creata?

Abbiamo ripetuto da tempo io assieme alle sindache Sara Funaro e Ilaria Bugetti che la priorità ora è il progetto Multiutility, ovvero la nascita di un soggetto grande, solido, largo e competitivo in grado di fare investimenti sui territori. Serve innanzitutto un nuovo piano industriale per fare questo, il piano industriale cambia in base a come lo vuoi finanziare. Mi pare che l'orientamento emerso sia quello di valutare modalità di finanziamento diverse: anche su questo mi pare il documento si dimostri in grado di riconoscere peculiarità territoriali differenti.

Gli stipendi dei cittadini sono fermi il costo della vita, compreso le bollette, aumenta; arriveranno davvero i risparmi promessi in bolletta?

Nell'incontro a tre tra me, Funaro e Bugetti abbiamo voluto ribadire come la priorità delle nostre amministrazioni nel dialogo con Alia sia quello, oltre alla visione di un piano industriale coerente e innovativo, di sciogliere il nodo bollette in modo veramente incisivo. Alia dovrà lavorare per questo.

Una gestione privata-partecipata sarebbe migliore di una gestione pubblica?

Alia Multiutility è pubblica al 100%, ed è pure toscana.

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