"La politica si divide in tre grandi tronconi: quelli che avversano apertamente l'idea di una reindustrializzazione dal basso della ex Gkn, un'altra parte che ci appoggia ma lo fa con tempistiche che sono inadeguate magari arrivano quando il paziente è morto, siamo da 10 mesi senza stipendio, e poi c'è una piccola parte che ci appoggia".
Queste le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio da Dario Salvetti della rsu ex Gkn, in occasione della visita alla fabbrica occupata dell'attivista svedese Greta Thunberg, arrivata in questi giorni in Italia per lo sciopero nazionale per il clima. Greta è arrivata alla ex Gkn in occasione delle giornate della reindustrializzazione dal basso, della giustizia climatica e sociale e dell'azionariato popolare, ovvero assemblee incontri e dibattiti nella fabbrica occupata.
In fabbrica dal 11 al 13 ottobre si parla di "reindustrializzazione verde dal basso" , di "sulla giustizia climatica e sociale" ma anche di tematiche come l'azionariato popolare per il progetto della riconversione verde della fabbrica. Si terrà la prima assemblea di questo azionariato diffuso che ha raggiunto per adesso una sottoscrizione per 1,3 milioni di euro.
Ambiente e lavoro a braccetto quindi: c'è la volontà di "reindustrializzare questa fabbrica per sottrarla a potenziali logiche speculative e di consumo del suolo possibile. Questa è l'idea di un vasto movimento climatico internazionale - ha detto Salvetti - che dichiara che la contrapposizione fra lavoro e ambiente non soltanto non è mai esistita per quanto ci riguarda, ma esiste sempre meno."
I lavori legati al tema della transizione climatica infatti, secondo Salvetti, possono essere la soluzione per il futuro che coniuga ecologia e lavoro. La democrazia diretta il modo per riappropiarsi delle scelte di politica industriale.
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