Apprendiamo dai giornali che il centrodestra è tornato sulla nostra mozione, approvata con soli due voti favorevoli, riguardante la Multiutility. Se il PD si è fatto trovare impreparato, sembra che il centrodestra non sia da meno. Nel comunicato pubblicato dalla stampa, infatti, viene menzionato il Comune di Milano come esempio virtuoso di tariffe basse. Tuttavia, ricordiamo che Milano è al di fuori della Multiutility A2A ed è partner di APE (Aqua Publica Europea), l'associazione che riunisce le società pubbliche che gestiscono i servizi idrici in diverse città europee, come Parigi, Barcellona, Atene, Budapest, Strasburgo, Ginevra, Bruxelles e altre.
Questo conferma la nostra posizione: una società di gestione idrica interamente pubblica può mantenere tariffe basse a beneficio dei cittadini. Riteniamo infatti che una grande azienda quotata in borsa abbia come unico interesse il profitto. Dobbiamo invece garantire una gestione trasparente, che non si limiti a ricercare dividendi per gli azionisti.
A questo proposito, vogliamo ricordare che, attraverso il referendum popolare del 2011, i cittadini hanno già espresso chiaramente la loro volontà. Nei due quesiti referendari, la popolazione ha chiesto che: primo, il servizio idrico, in quanto servizio pubblico locale di rilevanza economica, rimanesse sotto controllo pubblico; e secondo, che l'aumento delle tariffe non seguisse logiche di profitto, in particolare per la remunerazione del capitale investito. Il centrodestra, insieme a una parte del PD, vuole forse ignorare la volontà espressa dal referendum?
Questo sabato, presso il circolo ARCI Pannocchia di Ponte a Egola, dalle 17 alle 19:30, diversi ospiti, tra cui il professore Alessandro Volpi, i sindaci della piana fiorentina, i candidati dell'empolese valdelsa e il portavoce di Trasparenza per Empoli, discuteranno di Multiutility e finanza. Invitiamo i cittadini a informarsi partecipando a incontri come questo.
Filo Rosso San Miniato - Ufficio Stampa
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