Saharawi, il sindaco di Empoli in Algeria con la delegazione Asl

Ha preso il via la mattina dell'8 ottobre il viaggio nelle terre dei campi profughi Saharawi, a sud dell'Algeria, coordinato dall'Asl Toscana Centro assieme all'associazione Medici Diabetologi - Centro Studi e Ricerche Onlus, Movimento Africa 70 Onlus (partner organizzativo), l'associazione Hurrìa e altri partner. Tra questi anche il Comune di Empoli, che presenzia con il sindaco Alessio Mantellassi, in un viaggio che va oltre la solidarietà alle popolazioni da decenni oppresse ed esiliate, e si prefigge di stabilire rapporti ancora più solidi di cooperazione internazionale.

I PROGETTI - Uno dei progetti, attivo dallo scorso anno, riguarda l'alleanza contro il diabete, una rete di sostegno alla cura dei pazienti saharawi. A tal proposito nella delegazione sono presenti le dottoresse diabetologhe Luisa Porcu e Francesca Spanu a prestare la loro attività professionale. Le attività, svolte nella Wilaya di Auserd, legata alla Regione Toscana da un Patto di Amicizia e Solidarietà, prevedono di contribuire al miglioramento del controllo glicemico dei pazienti diabetici. Tra le attività anche la consegna di macchinari diagnostici negli ospedali e la formazione del personale medico-sanitario saharawi. Il progetto è sottoscritto all'interno di un protocollo di intesa tra Asl e la onlus Medici Diabetologi. Lo scorso anno, all'avvio del progetto, sono stati visitati in 5 giorni 120 pazienti affetti da diabete mellito. Nel viaggio di quest'anno si proseguirà anche nel controllo della salute di queste persone, oltre a curarne di nuove.

Sempre nella delegazione un altro membro dell'Asl, la veterinaria Alba Giorgio, proseguirà con un altro progetto in parallelo sulla sicurezza alimentare nel settore veterinario (nello specifico legato ad allevamenti e macellazioni). Questo progetto è attivo e stabile dal 2018.

Chiudono la delegazione Stefano Fusi, referente dell'Asl per la cooperazione interazione, Sara Dilello, responsabile di Africa 70, e Mario Ferradini, in rappresentanza dell'Use Basket Empoli per studiare un progetto di collaborazione sportiva in queste terre africane.

I viaggi sono approvati e finanziati dalla Regione Toscana.

LE DICHIARAZIONI - Il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi ha dichiarato: "Dopo decenni di accoglienza da parte di Empoli verso le bambine e i bambini saharawi, stavolta è la nostra città che si fa carico di un viaggio nei deserti popolati dalle famiglie esiliate. Il sentimento di solidarietà è forte verso una realtà che nel quotidiano sembra lontanissima, ma che continua a vivere nelle ristrettezze e sotto una minaccia continua. In questi giorni effettuerò incontri con la comunità locale e le sue istituzioni, per approfondire la conoscenza di questa parte di mondo da decenni in difficoltà. Vorrei che questo viaggio, dopo la restituzione nel nostro comune di questa esperienza, potesse rafforzare davvero l'attenzione verso queste comunità".

LA SITUAZIONE NELLE TERRE SAHARAWI - Dal 1975 il Sahara Occidentale è territorio occupato, in uno scontro che dal 2020, dopo 29 anni di 'cessate il fuoco', torna a imperversare nelle terre contese. Uno dei simboli di questo conflitto è il muro di oltre 2mila km eretto a separare le due terre, con bunker e campi minati. Il popolo Saharawi è diviso tra chi vive nei campi profughi nel deserto algerino e chi abita nei 'territori occupati' del Sahara Occidentale. La vita nei campi profughi è ogni giorno una sfida per le condizioni di vita estremamente precarie e per la dipendenza dagli aiuti umanitari, che negli anni sono sempre meno. E le notizie dall'altra parte del deserto parlano di arresti e torture continue. Il prossimo anno sarà il 50esimo anniversario dall'inizio dell'occupazione: è da allora che il popolo Saharawi attende di esercitare il suo diritto all'autodeterminazione.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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