Commissioni consiliari: componenti ridotti da 6 a 4. I membri eletti e la polemica

(Foto Gonews.it)

Durante l'ultima seduta, il consiglio comunale di Castelfranco di Sotto ha votato la costituzione della commissioni consiliari. Con la legislatura Mini il numero dei commissari passa dai sei dell'era Toti, a quattro per ogni commissione. I presidenti verranno eletti collegialmente, ovvero scelti tra i membri della commissione e votati dagli stessi alla prima seduta. Le commissioni sono composte da 4 commissari, due di minoranza e due di maggioranza. In una realtà come il comune di Castelfranco di Sotto per numeri demografici e quindi di seggi in consiglio, le commissioni hanno solo valore consultivo e dovrebbero avere la funzione di anticipare e snellire in parte il lavoro che si svolge in consiglio comunale, accollandosi parte dell'iter istituzionale che un provvedimento affronta prima di arrivare nell'assise, dove viene deliberato o respinto.

Questa la composizione delle commissioni di Castelfranco. Commissione Controllo e Garanzia: Silvia Valori e Simone Benedetti per la minoranza, Paola Mariotti e Lilia Frullini per la maggioranza. Commissione Lavori Pubblici Ambiente, Territorio e Urbanistica: Simone Benedetti e Federico Grossi per la minoranza, Paola Mariotti e Vittorio Cretella per la maggioranza. Commissione Finanza, Bilancio, Lavoro, Sviluppo economico, Affari generali: Ilaria Duranti e Silvia Valori per la minoranza, Giancarlo Illuminati e Emanuele Fiaschi per la maggioranza. Commissione attività culturali, ricreative e sportive, politiche sociali, sanitarie, volontariato e scuola: per la minoranza i consiglieri sono David Boldrini e Ilaria Duranti, mentre per la maggioranza i commissari saranno Giancarlo Illuminati e Claudia Gambaccini.

“Come emerso in consiglio, rispondendo alle obiezioni del consigliere Grossi, - spiega il sindaco Fabio Mini – abbiamo deciso di modifiche il numero dei consiglieri per un motivo bene preciso, perché noi adesso abbiamo un consiglio comunale composto da un gruppo di maggioranza, e due di minoranza, mentre nel mandato Toti vi erano un gruppo di maggioranza e 3 di opposizione, quindi per garantire un'equa rappresentatività a tutti i gruppi era necessario avere sei commissari, ora questo risultato si ottiene con quattro commissari. Oggi l'opposizione parla di mancanza di democrazia rappresentativa, a tal proposito però mi stupisce il fatto che avevamo deciso di abbassare il numero dei commissari a 4, proprio per garantire in tutte le commissioni una rappresentanza di tutti i gruppi consiliari, invece Grossi ha fatto in modo e maniera di essere lui e il suo gruppo presenti in tutte e 4 le commissioni e Silvia Valori la ha lasciata in solo due commissioni. Ora mi domando: ma se il problema è mantenere il meccanismo della democrazia rappresentativa nelle commissioni, perché hanno fatto così? il consigliere Silvia Valori che rappresenta la Lista civica per Castelfranco in consiglio ha detto di essere d'accordo sul fatto di partecipare a solo due commissioni, quindi deduco che ha fatto un accordo con Grossi il suo gruppo. Mi stupisce però che Valori faccia accordi con un'altra lista di opposizione che non rappresenta i suoi elettori che l'hanno votata e contro la quale ha fatto la guerra in campagna elettorale”.

“Rimane comunque un fatto - continua Mini - che per Grossi, che parla di rappresentatività la lista della Valori non ha diritto di essere rappresentata in tutte le commissioni evidentemente. Quindi ne deduco che la democrazia rappresentativa per Castelfranco Unita, la lista di Grossi, vale solo quando rappresenta loro stessi? Bene, se le cose stanno così siamo sempre più convinto che la maggioranza ha fatto bene a dare questo indirizzo di ridurre il numero dei commissari. Mi dispiace in termini democratici per Valori che è rimasta schiacciata dai suoi stessi colleghi di minoranza che per giunta non rappresentano il suo elettorato”.

Fonte: Ufficio stampa

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