Sicurezza e degrado a Empoli? La proposta di Intifada: "Investire sulla gente"

Una miscela, un mix che in questo tempo l'una fomenta l'altra. A subirne le spese è la comunità che si è sgretolata nel corso degli anni.
La paura e (mettiamoci anche) l'ignoranza punta il dito incondizionatamente sullo straniero scatenando quell'odio razziale che si respira a dosi massicce. Il degrado.
Basti vedere cosa sta accadendo dalle notizie di cronaca, qualche giorno fa a Viareggio un'imprenditrice commette un brutale omicidio di un ragazzo migrante per una borsetta.
Nella classifica delle città dove ci sono più furti, Firenze risulta la terza dopo Milano e Roma.
Anche Empoli da piccola cittadina ne risente della mal gestione della problematica povertà e integrazione.
Buttare giù un muro e riempire la città di telecamere lasciando luoghi abbandonati a se stessi non risolve il problema anche se un amministrazione si mette l'anima in pace credendo di far credere ai cittadini che si ha a cuore il paese.
Neanche mandare l'esercito a presidiare le strade, come inveisce una parte di cittadini.

Perdere il senso di comunità è quello che stanno vivendo grandi città e paesi, quel filo che ci conduce e connette con lo stare bene "tra vicini".
Oggigiorno non sappiamo più chi ci abita accanto, in particolare nei centri dei paesi dove il concentramento di stranieri è più alto, una volta gli affitti erano più bassi, ad oggi anch'essi hanno raggiunto vette altissime, non proporzionate agli stipendi.
L'intervento crediamo che andrebbe fatto a ritroso.
Negli ultimi dieci anni forse anche più i cari democratici che si fanno credere di sinistra hanno investito e dato priorità a costruire e abbellire palazzi, creare altro cemento per tagliare nastri autocelebrativi a suon di selfie, lasciando per ultimo l'essere umano e le vere esigenze che ci possono rendere una vita degna di esistere.

Bisognerebbe ripartire da qui, investire sulla gente!

La triste e pessima politica italiana ci distrae con i suoi fatti di "bunga bunga" (la scuola berlusconiana ci ha ben inculcato) annebbiando e distogliendo le persone dalla vera crisi che stiamo attraversando.
La famosa guerra tra poveri.
Un paese incattivito diventa più malleabile per la destra fascista e si sta notando benissimo dalle leggi repressive che sta attuando il governo Meloni.
Come CSA intifada/Comunità in Resistenza continueremo a stare con gli ultimi cercando di riannodare quei fili di resistenza per costruire un'alternativa partendo dal basso a sinistra a questa destra fascista. 

Csa intifada/Comunità in Resistenza



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