“Sentiti i 16 comuni geotermici toscani più volte riuniti, il 17 giugno abbiamo inviato con una delibera una serie di possibili proposte concordate per il rinnovo della concessione a Enel Green Power Italia, che ha formulato la sua proposta il 30 giugno. Abbiamo risposto a luglio confermando la gran parte di quello che avevamo proposto e accordando 90 giorni per sviluppare un confronto. Finora Enel Green Power aveva avanzato una richiesta di riservatezza, ma adesso ritengo giusto che il Consiglio regionale sia informato su quello che abbiamo proposto, e sono pronto a relazionare in merito in audizione nelle commissioni competenti o direttamente in Aula”.
Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha riposto in Aula ieri pomeriggio (martedì 11 settembre) all’interrogazione della capogruppo della Lega Elena Meini sulla richiesta di presentazione del piano pluriennale degli investimenti al concessionario uscente in ambito geotermico.
Il presidente Giani ha ricordato come, col decreto legge energie, il Governo abbia attribuito al presidente della Regione il compito di sviluppare un confronto sulla trattativa per un eventuale rinnovo, fino a un massimo di 20 anni, per le concessioni geotermiche “collocate in grandissima parte in Toscana”.
La capogruppo Meini ha ringraziato il presidente della Giunta e ha ricordato come, in un confronto con Enel Green Power in Seconda commissione “c’è stata la massima comprensione per la riservatezza chiesta”. “Ho visto però la delibera di Giunta. Le richieste dei comuni collegate ad essa mi hanno preoccupato: alcune sono impattanti, altre le reputo irrealizzabili dal punto di vista gestionale – ha aggiunto - . Inoltre Enel Green Power ha fatto delle dichiarazioni a mezzo stampa in merito alle richieste sulle bollette che mi ha preoccupato. Con 4mila occupati, direttamente o nell’indotto, il rinnovo delle concessioni deve interessare tutti, senza distinzione di colore politico. Lo scopo dell’interrogazione era quello di sollecitare un inizio di discussione e sono convinta che prima della firma e della conclusione del processo del piano industriale debba esserci un confronto con la commissione competente o meglio col Consiglio”.
Fonte: Regione Toscana
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