Caracosta fa sette, è trionfo al 55esimo Palio del Cerro

Parte in testa, ha un sussulto subito dopo, ma poi tira dritto fino in fondo e vince, prima dell'ultima prova, il settimo titolo consecutivo. E' Porta Caracosta la vincitrice della 55esima edizione del Palio del Cerro, portando così a 18 vittorie totali e insidiando sempre di più nell'albo d'oro il primato di Santa Maria al Pozzolo (la prima, a 21, che è anche la contrada della sindaca Simona Rossetti) e staccando le altre che le erano vicinissime solo sette anni fa (Porta Fiorentina con 8 e Porta al Palagio con 7 allori).

Isabella che sorteggia la prima contrada, è Caracosta, un segno del destino (foto gonews.it)

Sedute vicine anche sugli spalti, sono proprio Caracosta e Pozzolo le protagoniste della partenza. Caracosta parte in testa spuntandola al fotofinish con Pozzolo alla balestra (141 punti contro 140, dicono i giudici) che valgono alla contrada bianconera i 4 punti del primo posto. E nella semifinale del tiro della fune (seconda prova in ordine, unica a svolgersi in due parti, semifinale e finale) sono proprio Caracosta e Pozzolo a scontrarsi, con la prima che ha ancora la meglio sulla seconda e quindi prenota almeno un altro punto di vantaggio, da contare però solo alla fine dopo la seconda manche. 

Il tiro con la balestra

Ma è il secondo gioco che dà punti, gli anelli, a sorprendere, con Caracosta anche qui data come favorita che scivola e si ferma al terzo posto, fra l’altro a parimerito con Porta Fiorentina, mentre Palagio con una stupenda Aurora Leggieri fa 10 su 10 anelli e porta la sua contrada in testa, assieme a Pozzolo, che finisce seconda agli anelli.

Ma è di nuovo Caracosta a rialzare la testa con la corsa delle bigonce dove trionfa con un netto distacco sul secondo e balza in testa a 10 punti, con due lunghezze di vantaggio su Palagio, tre su Pozzolo e quattro su Porta Fiorentina. 

La partenza della corsa delle bigonce

Si arriva così alla corsa sui troppoli (sapendo già che Caracosta può contare su 3 o 4 punti della fune dove è in finale), con Palagio (l’altra finalista della fune) che sa di dover recuperare un punto, in questa gara, per sperare in un pareggio finale. Ormai fuori dai giochi, di fatto, le altre due.

Ma Caracosta vince senza indugi anche questa gara e quando Lorenzo Pisano si siede sui tre mattoni al termine della sua prova, il settimo titolo è già in tasca e la fune sarà solo una formalità.

Il vincitore della corsa con i troppoli. Caracosta ha matematicamente vinto

Si va quindi alla finale del tiro della fune, prima per il terzo e quarto posto con Porta Fiorentina contro Santa Maria a Pozzolo che vale per non rimanere in fondo alla classifica e la spunta Porta Fiorentina. Il tiro alla fune finale, con Caracosta già vincitrice, non è però una formalità. Vince Palagio, ma Caracosta protesta: il capo cordata, la posizione piu arretrata di Palagio, si sarebbe seduto per più di tre secondi, il che comporterebbe la squalifica. Si discute, ma non troppo. I cori ora intonano un 1, 2, 3... 7!... C'è spazio solo per i festeggiamenti che, per la settima volta consecutiva, sono quelli di Porta Caracosta! Alla fine, l’ora tarda, non stempera l’entusiasmo dei contradaioli di Porta Caracosta che alzano al cielo il drappo dipinto da Paola Imposimato.

Il capitano di Caracosta si impossessa del Palio

Bello e colorato lo spettacolo offerto dalle tribune, colme in ogni ordine di posto, a testimoniare l’ottimo stato di salute del Palio, ben organizzato dalla Pro Loco, con il decisivo sostegno dell’Amministrazione comunale e la preziosa collaborazione delle contrade.

Nel rispetto della tradizione i giochi sono stati preceduti dal corteo storico, con la corte medicea, le dame e i cavalieri, i musici, gli sbandieratori e le squadre.

Sabato 7 settembre nuovamente tutti in Piazza Vittorio Emanuele II, in occasione del Palio dei Ragazzi.



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