Vendemmia 2024, la situazione in Toscana

Come sta andando la vendemmia in Toscana? Cerchiamo di analizzare insieme la situazione grazie alle parole di alcuni dei professionisti del settore.

Dal caldo, al maltempo: cosa cambia e cosa succede per la maturazione e per la raccolta? Gonews.it ha raccolto qualche opinione per una panoramica generale.

Consorzio Vino Chianti

Vendemmia 2024 in Toscana

Di questa situazione ne hanno parlato a Gonews.it: Ritano Baragli di Valvirginio e Confagripesca, Rolando Bettarini della Fattoria di Piazzano e Pietro Beconcini di Beconcini Wines

Ritano Baragli: "L'annata dello scorso anno è stata piuttosto difficile a causa della siccità, che ha messo a dura prova le viti. Questa settimana abbiamo iniziato a fare le analisi e, al momento, non si registra un anticipo nella maturazione nelle nostre zone. Nonostante il caldo che ha preceduto il maltempo, la vendemmia si presenta in linea con quelle degli anni passati, con solo qualche giorno di anticipo nella maturazione.

Giovedì avremo lo storico delle analisi effettuate, ma già dopo le recenti piogge si è osservato un incremento significativo nella maturazione. Inizieremo la vendemmia a partire dagli ultimi giorni di agosto o ai primi di settembre. La prossima settimana avremo un quadro più chiaro della maturazione zuccherina, ma al momento non ci sono segnali di maturazioni anticipate. Il caldo ha rallentato la vegetazione, che però ha ripreso a svilupparsi dopo la tregua dal maltempo".

Rolando Bettarini: "All'inizio dell'anno, nonostante la peronospora causata dalla pioggia, siamo riusciti a mantenere in buone condizioni sia le piante che l'uva. La pioggia provvidenziale di Ferragosto è stata di grande aiuto, e le notti fresche sono fondamentali per la maturazione e per sviluppare i profumi che ritroveremo poi nel vino. Tuttavia, i forti temporali restano una preoccupazione.

L'andamento generale è in linea con la tradizione, anche se potremmo essere leggermente in anticipo con la maturazione. Dobbiamo ancora effettuare le analisi del caso, ma prevedo che non si inizierà la vendemmia prima del 10-15 settembre. È sempre l'andamento climatico a guidarci nei tempi della maturazione e della raccolta".

Pietro Beconcini: "Se facciamo un confronto con l'anno passato, possiamo dire di essere in paradiso. Le difficoltà legate all'aumento delle temperature sono note a tutti, e le nostre piante ne risentono. Tuttavia, nelle colline del Pisano, in particolare a San Miniato, riusciamo a resistere un po' meglio grazie ai terreni freschi e argillosi, che non superano mai i 350 metri di altitudine. Questo ci permette di gestire il vigneto in modo più efficace rispetto ad altre zone della Toscana. Nonostante ciò, il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo imparare a convivere.

L'annata è positiva, anche se la produzione non sarà al 100%. Abbiamo avuto un clima 'antico', con piogge al momento giusto, persino durante l'estate, che rappresentano una vera ricchezza per l'agricoltura. Dal punto di vista agricolo, quest'annata sarà un successo. Siamo nella tradizione più assoluta, e il tipo di terreno che abbiamo ci permette di gestire tutto in modo tradizionale, un aspetto molto importante per la qualità del prodotto finale".

Le dichiarazioni arrivano anche da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. Non tanto vino ma di ottima qualità. Così si annuncia la vendemmia 2024 secondo il Consorzio Vino Chianti

“La vendemmia 2024 non sarà così ricca come qualcuno si aspettava. Il pieno carico non lo faremo, ma il vino è ottimo. I vigneti hanno dovuto fare i conti nei mesi scorsi con la peronospora, fungo che interviene nella prima fase della vegetazione annientando il grappolo, o se arriva successivamente, colpendo i singoli chicchi che seccano: i numerosi attacchi di peronospora avvenuti a maggio-giugno hanno causato una riduzione della produzione. Il fungo per fortuna però non intacca la qualità dell'uva, quindi neppure quella del vino, che infatti si annuncia eccellente”.

“La raccolta è stata anticipata in alcune zone dove le piante hanno sofferto la carenza di acqua e il grappolo molto disidratato, ma non è il caso del Chianti. Le giacenze di vino sono circa di un 1 milione di ettolitri, in linea con gli altri anni. Il vero problema non sono le giacenze ma il fatto che i consumi siano in calo: se non si fanno politiche per ridare potere di acquisto alle persone, le vendite non ripartiranno”.

L'azienda Marchesi Pancrazi di Montemurlo ha invece già concluso la vendemmia. La raccolta delle uve è iniziata lo scorso 6 agosto ed è stata conclusa il 14 agosto.

Il grande sole delle ultime settimane ha accelerato la maturazione e quindi la vendemmia. Solo nel 2003 l'azienda aveva vendemmiato i primi giorni di agosto, perché solitamente la raccolta avviene dopo la metà del mese:

"Siamo in anticipo rispetto alla norma, solitamente le operazioni venivano concluse intorno al 17 di agosto, siamo quasi ai livelli del 2003 quando il grande caldo ci costrinse a chiudere la vendemmia la prima settimana di agosto. L'uva è di buona qualità ed ha un po' sofferto solo quella che si trovava più in basso verso la strada, senza andare a compromettere il raccolto. - dice Giuseppe Pancrazi - Ci aspettiamo un vino di ottima qualità. La quantità dell'uva è un po' in calo rispetto allo scorso anno ma la resa la si vedrà i primi di settembre con la svinatura. Una buona annata anche se molto anticipata".



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