"I sindaci di Santa Croce sull'Arno e di Castelfranco di Sotto hanno richiamato tutti a collaborare per superare la crisi che ha colpito il settore moda. Sono talmente d'accordo con loro che rinnovo la richiesta fatta alcuni giorni fa: sollecitino anche loro, come stiamo facendo a livello di Regione, i ministri competenti ad agire rapidamente e a prendere piena consapevolezza della gravità della situazione in cui versa uno dei settori strategici per l'economia toscana e nazionale. È un livello di gravità sottolineato anche in questi giorni, sui giornali, da molti rappresentanti del settore". Così l'assessora al lavoro della Regione Toscana Alessandra Nardini, in risposta alla recente nota dei sindaci di Santa Croce e Castelfranco, rispettivamente Roberto Giannoni e Fabio Mini, sulla crisi del settore moda e conceria.
"Da oltre due mesi, - prosegue Nardini - abbiamo chiesto alla ministra Calderone l’approvazione di misure, anche in deroga alle vigenti disposizioni, che comprendano in particolare: l’estensione straordinaria del periodo massimo di fruizione della cassa integrazione per le industrie del comparto moda; l’azzeramento dei contatori inerenti al Fondo di Solidarietà Bilaterale alternativo per l'artigianato e il suo rifinanziamento o, in alternativa, di valutare l'attivazione di una cassa integrazione in deroga per tutte le imprese del settore moda, finanziata con fondi statali; uno strumento di sostegno al reddito, sotto forma di ammortizzatore sociale, cioè un indennizzo economico proporzionale alla caduta di fatturato, come nel periodo pandemico, riconosciuto ai titolari d'impresa del settore che hanno lavoratori in cassa integrazione o FSBA o nella nuova richiesta di CIG in deroga".
"Il 18 settembre ci incontreremo a Roma e saranno passati tre mesi dalla nostra richiesta di ammortizzatori sociali. Mi auguro davvero che in quella sede arriveranno risposte concrete dal Governo. Si è già in ritardo e, se si vogliono evitare licenziamenti e perdita delle professionalità, serve agire concretamente e subito. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali la parola spetta al Governo. Giannoni e Mini sostengano, come già stanno facendo altre amministratrici e altri amministratori del Comprensorio del Cuoio questa nostra richiesta, - conclude Nardini - condivisa con organizzazioni sindacali e associazioni datoriali".
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