Quando si parla di guerra o si devono prendere posizioni ufficiali nelle istituzioni, come in questo caso, dove si colloca il Pd? A destra.
Quel che è successo nel Consiglio comunale di Vinci, nella seduta del 30 luglio scorso, ha dell'incredibile: il consigliere del gruppo “In Comune per Vinci” ha presentato un OdG per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Si trattava di un testo redatto dalla Tavola per la Pace e la Giustizia in Medio Oriente, della quale fanno parte un'ottantina di associazioni dell'area fiorentina tra cui anche l'Arci. Un testo chiaro e inequivocabile, che partendo da tante premesse, costituite da Risoluzioni ONU, Riconoscimenti già dichiarati di tanti Stati, tra cui anche Europei e, soprattutto, dai vari accordi tra le due parti mai applicati, affermava:
“....quanto sia indispensabile che le Nazioni Unite e l'Unione Europea non si fermino alle dichiarazioni di condanna ed al richiamo alle parti di fermare la violenza, ma che prendano posizione per eliminare le cause che provocano la violenza e l’ingiustizia in Israele e in Palestina con l’obiettivo di esercitare una mediazione attiva per la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati e per il rispetto dei diritti umani e del Diritto Internazionale in tutto il territorio palestinese e israeliano”.
E invece, il nuovo sindaco ha virato verso la regressione: ha chiesto al gruppo Pd (che prima aveva dichiarato con il capogruppo il sostegno convinto all’ODG) di accogliere l'emendamento della destra, che toglieva ogni riferimento all'occupazione militare, inficiando la sostanza dell'OdG, sostenendo che sulla questione della pace bisogna essere uniti e non divisivi. Siamo ritornati alla logica del “ma anche” di veltroniana memoria che tanti danni ha provocato.
Tutto questo oltre ad essere sconvolgente appare anche piuttosto vergognoso. Si cerca sempre di annacquare, di attenuare, per non prendere le decisioni che realmente fermino la guerra e propongano soluzioni efficaci.
Questa la dizione che è stata votata da PD e destra, con la nostra ASTENSIONE:
“Risulta ormai evidente quanto sia indispensabile che le Nazioni Unite e l'Unione Europea …….prendano posizione per eliminare le cause che provocano la violenza e l’ingiustizia in Israele e in Palestina con l’obiettivo di esercitare una mediazione attiva per la fine di ogni violenza, la stabilizzazione di una pace duratura e per il rispetto dei diritti umani e del Diritto Internazionale in tutto il territorio palestinese e israeliano".
Qualcuno potrebbe riferire al sindaco di Vinci che il medesimo testo proposto dal gruppo “in Comune per Vinci” nei Comuni limitrofi e dell'area Metropolitana Fiorentina è stato approvato integralmente senza nessun emendamento stravolgente? Rivendichiamo il nostro essere DI PARTE, a fianco del popolo palestinese che si batte contro l’occupazione e la colonizzazione: non ci può essere pace senza giustizia.
Gruppo "In Comune per Vinci"
Fonte: Ufficio Stampa
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