L’assestamento al bilancio finanziario 2024-2026, come illustrato dal presidente della I Commissione Giacomo Bugliani (Pd), rende definitive le previsioni indicate in via presuntiva nel bilancio dell’esercizio in corso, in relazione alle risultanze del rendiconto dell’esercizio precedente. Da qui la rideterminazione dei valori della giacenza di cassa, quindi l’assestamento del disavanzo da debito autorizzato e non contratto 2023, rideterminato ad un importo pari a 632 milioni id euro.
L’Aula di palazzo del Pegaso ha votato la legge a maggioranza, con 22 voti a favore e 10 contrari, registrando il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello negativo dei gruppi di minoranza.
L’assestamento in sintesi
È una sostanziale presa d’atto dei risultati emersi in chiusura di esercizio. Si acquisisce la fotografia al 31 dicembre 2023 e si trasla sul Bilancio in corso di gestione. È strettamente legato agli esiti del Rendiconto generale 2023 (soggetto al giudizio di parificazione della Corte dei Conti) che viene, giocoforza, approvato prima dell’assestamento.
Le variazioni sono illustrate nell’allegato B alla proposta di legge e riguardano sia la parte delle entrate sia la spesa.
Nel dettaglio: vengono rideterminate, in base alle risultanze definitive del Rendiconto 2023, i valori iscritti fino ad oggi in Bilancio di previsione per importi presunti ed in particolare quelli relativi al risultato di amministrazione 2023 relativi alla componente di debito autorizzato e non contratto (DANC). A questo si aggiunge l’applicazione in Bilancio 2024 delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione 2023 a fronte di richieste da parte delle direzioni o per effetto di obblighi di legge.
La manovra di assestamento (tre grosse operazioni finanziarie: quote accantonate, quote vincolate, slittamenti)
Il quadro comprende i movimenti finanziari di variazioni su entrata e spesa.
Una parte riguarda l'applicazione di quote di avanzo che vengono determinate a chiusura dell'esercizio 2023 e che vengono traslate sul Bilancio 2024 distinguendo le voci di avanzo in quote accantonate (esempi di accantonamento: arretrati contrattuali del personale di Giunta e Consiglio, indennità di fine mandato, coperture dei fondi rischi e spese legali) e quote vincolate ossia risorse assegnate o nell'ambito di fondi strutturali o nell'ambito di fondi statali che hanno avuto la loro manifestazione finanziaria di entrata ma che non si sono concretizzate sul lato della spesa e, in quanto vincolate, vengono reiscritte nell'esercizio direttamente successivo per dar luogo agli impegni
Complessivamente, il pacchetto accantonato e vincolato vale circa 240milioni di euro.
A questa partita si aggiunge quella che tecnicamente viene definita slittamenti. Anche qui siamo nell'ambito di partite vincolate sulle quali però non si è avuto manifestazione finanziaria né in entrata né in uscita. Vengono reiscritti entrambi i valori nell'esercizio 2024.
Complessivamente la partita slittamenti vale circa 260milioni di euro.
L’assestamento comprende anche movimenti che riguardano l'aggiornamento del risultato di amministrazione. In particolare delle quote del disavanzo da debito autorizzato e non contratto che erano state previste in eccesso e che vengono rettificate. Producono una variazione di circa 85milioni di euro in entrata e in uscita (la partita, quindi, si compensa).
Nella variazione ci sono poi una serie di verifiche (esempi: sussistenza degli equilibri di bilancio, rispetto dell’indebitamento, aggiornamento dell'elenco degli interventi programmati) che con una precedente operazione tecnica e di accertamento ordinario sono state reimputate agli esercizi successivi.
Viene in sostanza ripulito il Bilancio in corso di gestione per effetto di operazioni che sono la derivazione di operazioni effettuate nell'anno precedente e fotografate con la chiusura dell'esercizio 2023.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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