Ancora una volta dobbiamo una risposta al consigliere comunale Poggianti, titolare delle due liste civiche presenti in consiglio comunale autoproclamatesi "centrodestraperempoli". Dobbiamo rispondergli, sperando di non annoiare i lettori, perché costui, sulle sue pagine social, dopo il consiglio comunale del 18 luglio, scrive testualmente: "Dopo aver votato lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, Campinoti & Co. si sono ASTENUTI sul programma di governo di Mantellassi. Noi unica vera opposizione di Centrodestra, anche nel nome del gruppo consiliare". Dunque, appare di tutta evidenza che Poggianti abbia uno stile molto personale, e non glielo invidiamo: forse per questo, o anche per questo, siamo molto compiaciuti del fatto che se ne sia andato da Fratelli d'Italia per andare a fare il leader in compagini politiche dove possa esprimere al meglio le sue personalissime opinioni. Ma ciò che di Poggianti continua a farci sorridere sono le sue declamate "urbi et orbi" pubbliche virtù di unico censore, o meglio "unica opposizione di centrodestra" del povero sindaco Mantellassi, il quale, quando parla in consiglio, approfitta per dedicarsi ad altro.
Ora, però, che uno come Poggianti, che subito dopo i risultati del primo turno delle ultime elezioni, in piazza Farinata, alza il braccio del cordialissimo Leonardo Masi in segno di vittoria per essere andato - lui, Masi, non Poggianti - al ballottaggio, che offre i suoi voti sempre a Masi e poi anche a Mantellassi convinto di poter essere determinante per la vittoria dell'uno o dell'altro, che fa una conferenza stampa dopo il "no, grazie" di entrambi dichiarando che si sarebbe intestato la quantità di schede bianche a dimostrazione che quei numeri avrebbero potuto determinare la vittoria dell'uno o dell'altro (per la cronaca sono state ben 157 e circa 400 le schede nulle), che, per essere eletto vice presidente del consiglio comunale si accorda sempre con il cordialissimo Leonardo Masi per avere i suoi tre voti… strategia che ripete puntualmente per essere eletto nelle commissioni, voglia dare lezioni di coerenza politica attribuendosi il ruolo di "unica opposizione di centrodestra" fa, sinceramente, tenerezza. Così come fanno tenerezza i suoi tentativi di attribuirsi il ruolo di giudice dei costumi della politica, nonché custode dei sacri rituali del "si è sempre fatto così", ai quali pretenderebbe si adeguassero tutti coloro che non hanno la lungimiranza politica e le capacità strategiche che, invece, il Dio della conoscenza ha ritenuto di infondere solo a lui.
Detto questo, ribadiamo che abbiamo votato, con convinzione e responsabilità, come presidente del consiglio comunale la stimata Simona Cioni perché abbiamo ritenuto che avesse le capacità per ricoprire quel ruolo di garanzia; ribadiamo che, con convinzione e responsabilità, ci siamo astenuti sul programma del sindaco Mantellassi a cui abbiamo chiaramente detto che "... La nostra opposizione sarà ferma, concreta e mai ideologica; che la relazione programmatica appare essere un libro dei buoni propositi; che molti punti non ci soddisfacevano come la parte dedicata alla sicurezza sulla quale nulla di concreto era stato detto rispetto alla gravità degli episodi di reato e di degrado denunciati negli ultimi giorni dai consiglieri di Fratelli d'Italia". Dobbiamo tuttavia constatare che le liste civiche autoproclamatesi di centrodestra, di cui è titolare Poggianti, sembrano essere scomparse dalla scena politica locale dopo le elezioni, salvo manifestare la loro esistenza per l'assordante silenzio di cui si sono rese protagoniste su temi importanti come la sicurezza e il degrado urbano, la questione del servizio edilizia del comune di Empoli, la vicenda del progetto di ristrutturazione dello stadio Castellani, la situazione della REMS di Empoli, il tema del ricordo delle stragi di mafia, la condizione della polizia municipale dell'Unione: tutti temi, questi, denunciati pubblicamente e sui quali il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Empoli è intervenuto tempestivamente.
Nel ringraziare Poggianti per aver scelto una strada diversa da quella di Fratelli d'Italia, vogliamo tranquillizzarlo sul fatto che lui è l'unico titolare del suo modo di fare politica e di relazionarsi con le persone. Così come vogliamo tranquillizzarlo sul fatto che di gente "autoproclamatasi" di centrodestra come lui possiamo, anzi vogliamo, fare a meno: dato che una cosa è votare una persona stimata ad un incarico istituzionale al quale sarebbe stata comunque eletta; una cosa è motivare un'astensione su un programma che, peraltro, non vuol dire approvare; altra cosa è offrire alla parte della sinistra radicale del cordialissimo Leonardo Masi e al centrosinistra del sindaco Mantellassi i propri voti presi dall'elettorato - quello sì - di centrodestra che, troppo tardi, ha capito di chi si era fidato! Bene, in conclusione di questo nostro "amarcord" - perché tanto gli dovevamo - auguriamo buona vita al consigliere Poggianti - in qualità di titolare delle liste civiche autoproclamatesi di "centrodestra" - e alle persone che si identificano con il suo modo di fare politica; ricordandogli che il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Empoli, il coordinamento empolese di Fratelli d'Italia, tutti gli iscritti e tutti coloro che hanno votato Fratelli d'Italia a Empoli, non hanno bisogno di autoproclamarsi di centrodestra perché lo sono a prescindere da quello che lui, per ricordarselo, si è dovuto scrivere nel nome delle liste e del gruppo consiliare. E meno male che, da quando tenta di fare accordi con la sinistra radicale e con il centrosinistra, ha smesso di dichiararsi il "vero centrodestra". Ogni tanto anche Poggianti si rende conto che è meglio non esagerare… anche se poi se lo dimenticherà quando sarà il momento di entrare in scena, a telecamere accese, in occasione del prossimo consiglio comunale!
Fonte: Gruppo consiliare Fratelli d'Italia Comune di Empoli
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