“Le Agenzie regionali dovranno essere riorganizzate e il ruolo del direttore al loro interno dovrà essere ridimensionato. Dovremo rimettere in discussione il loro assetto organizzativo, personalmente sarei per una soluzione intermedia che ci porti ad avere una struttura più snella”. Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha risposto in Aula a un’interrogazione della Lega, a firma Giovanni Galli ed Elena Meini, in merito al futuro dell’Agenzia regionale di sanità. A seguito della nomina di Federico Gelli (attuale direttore della direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione) quale commissario dell’Agenzia, “fino alla nomina del nuovo direttore dell’Agenzia o all’eventuale adozione di nuove soluzioni organizzative, e comunque non oltre il 31 marzo 2025”, i consiglieri hanno chiesto “quali sono le intenzioni della Giunta regionale in merito al futuro di Ars Toscana e in particolare se si prevede una sua riorganizzazione, e in quali tempistiche, o se invece si prevede un suo riassorbimento all’interno dell’assessorato regionale”.
“Dopo le prescrizioni della Corte dei Conti – ha spiegato Giani –, l’Ars è la prima delle Agenzie per le quali dobbiamo affrontare la prospettiva della nomina del nuovo direttore. La Corte dei Conti ci ha comunicato che le Agenzie devono essere riorganizzate, togliendo al direttore quel ruolo di centralità che aveva, per ricondurlo a figure che hanno un ruolo che si inserisce nel contesto dell’organizzazione regionale. Probabilmente dovremo rimettere in discussione l’assetto organizzativo e questo passaggio avverrà ovviamente in Consiglio regionale – ha proseguito Giani –, alla luce di una indicazione più precisa e più formale che la Corte dei Conti ci darà il 19 luglio in sede di parifica. Le Agenzie sono tutte disciplinate per legge, dovremo seguire modifiche di legge”. Di qui, la decisione “di non pensare ad una affrettata riorganizzazione, ma di nominare come commissario Federico Gelli, per arrivare alla costituzione di un gruppo di lavoro tecnico, interdirezionale, costituito con lo specifico scopo di approntare un inquadramento generale della questione della posizione dei direttori degli enti dipendenti”.
Tra riorganizzazione e riassorbimento, “sarei per una soluzione intermedia”, ha affermato Giani. “Un’agenzia di statistica e informazione come Ars è utile, certo oggi ha 50 dipendenti: ci stavano nel periodo delle vacche grasse, oggi la vedrei come una realtà più snella, decidiamo se interna alla direzione, oppure mantenendo un profilo di autonomia, ma non con un dirigente che prende 150mila euro e con un gruppo di dirigenti. Senza una struttura come quella attuale. Una volta tutte le Regioni avevano un’Agenzia regionale di sanità, oggi sono rimaste in tre, molte Regioni hanno fatto la scelta di riassorbimento. Un’altra ipotesi è costituire un’unica agenzia tra Irpet e Ars”.
“Il presidente ci ha detto cose importanti – ha replicato in Aula il consigliere Giovanni Galli –. Serve un’Agenzia che fornisca informazioni, ma fino a oggi, per quello che ci risulta, al di là del problema pandemico quello che è previsto nello Statuto dell’Agenzia non è stato messo in pratica. Manca la figura del presidente. Se si decide di accorparla con Irpet, serve comunque un ente terzo che dia delle risposte. Iniziamo questo percorso in Consiglio – ha concluso Galli –, la data del 31 marzo 2025 è troppo lontana, ricordo che l’Ars costa 5milioni l’anno”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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