L’Ordine pistoiese interviene sull’emendamento presentato che vorrebbe abolire l’obbligo del quadrivalente passando ad una “raccomandazione”
“Proprio dopo che negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un aumento dei casi di pertosse e morbillo specialmente nelle fasce d’età più giovani, come segnalato in inverno da numerose ASL toscane, arrivano in questi giorni richieste parlamentari quantomeno particolari che chiedono di passare dall’obbligo alla ‘raccomandazione’ per vaccini come quelli per morbillo, rosolia, parotite e varicella. Una deriva che preoccupa perché trascura soprattutto i più fragili, che da un’elevata copertura vaccinale hanno uno strumento di sicurezza e di salvaguardia della propria salute”.
Con queste parole l’Ordine dei Medici di Pistoia interviene sulla proposta presentata a livello parlamentare che andrebbe ad intervenire sull’obbligo vaccinale in vigore dal 2017, tale anche per l’accesso e l’iscrizione alla scuola dell’obbligo.
“Quello che spesso sfugge a chi avanza tali richieste - sottolinea l’Ordine pistoiese - è che la copertura con il vaccino quadrivalente è uno strumento fondamentale che punta a tutelare soprattutto i più deboli, che avrebbero conseguenze gravissime da un aumento della diffusione di quelle malattie”.
"Se queste proposte nascessero con l'intensione di compiacere una minoranza di no vax, alla ricerca del loro consenso elettorale, sarebbe una amara constatazione di un tradimento del ruolo e della funzione della politica nel nostro paese” ha infine chiosato il Presidente dell'Ordine dei Medici di Pistoia, dott. Beppino Montalti.
Fonte: Ufficio stampa Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pistoia
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