Intervista a Vanni sindaco di Vinci: "Primo provvedimento la riorganizzazione del Comune"

Daniele Vanni (foto gonews.it)

Dopo due i mandati di Giuseppe Torchia, la città del Genio ha un nuovo sindaco. Daniele Vanni, con il 68% dei voti, ha conquistato la fiducia dei cittadini, battendo Alessandro Scipioni, a capo della coalizione di centrodestra e Giuseppe Pandolfi. Vanni è giunto negli studi di Radio Lady per la prima intervista da sindaco nella nostra emittente.

Prima del voto sei dovuto passare dalle Primarie del PD che ti ha visto prevalere su Sara Iallorenzi.  Com'è stata la campagna delle Primarie rispetto al voto di giugno?

È stata una fase impegnativa, ma credo sia stato un momento di crescita per me e per tutto il partito. Abbiamo concentrato i primi mesi soprattutto nel confronto con i cittadini per la stesura del programma. Questo ci ha permesso di coinvolgere tante persone in questo percorso. I candidati che poi abbiamo portato avanti in gran parte venivano da quell'esperienza.

Il risultato è stato uno dei migliori dell'Empolese Valdelsa, come che sentimento sei partito?

In politica la sicurezza è una cosa che difficilmente si riesce ad avere. Il timore dopo il risultato delle Primarie era che il gruppo si rilassasse un po' troppo. Abbiamo cercato fin da  subito di rimettersi in campo,  incontrare i cittadini, fare assemblee e credo che alla lunga ciò abbia ripagato. È stata una fase importante, ha permesso di aprire il partito a tanti giovani e ragazzi. L'obiettivo della politica è anche questo, far crescere le persone e una nuova classe dirigente.

Giovani che hanno raccolto tante preferenze, dimostra che quando si metttono in gioco ottengono risultai importanti. Te lo aspettavi?

Sono sincero su questo, al gruppo dicevo di stare tranquilli: anche sulla ricerca di preferenze l'asticella si abbasserà sicuramente perché siete tutti quasi nuovi e alla prima esperienza. Devo ammettere di essermi sbagliato, perché è successo esattamente l''opposto. L'asticella si è alzata e credo che questo sia un messaggio importante da parte dei cittadini che ci dice che viene premiato soprattutto l'entusiasmo e la voglia di stare tra le persone.

Durante la campagna c'è stato un dibattito molto partecipato a Vinci, come ti sei preparato a quell'evento e cosa ti ha lasciato?

Quell'incontro è stato molto utile. Io ho raccontato con semplicità quale era il nostro programma e perchè ci siamo candidati. È stato un confronto leale in cui sono emerse le differenze con le altre forze politiche, ma anche punti in comune. Come detto ieri sera in consiglio comunale ci terrei davvero che questi punti in comune portassero a costruire anche delle cose insieme, perché credo le persone siano stanche di vedere una politica litigiosa, partiti che si scontrano per posizioni anche strumentali. Credo che in certe fasi ci sia bisogno di vedere una politica che è capace anche di collaborare.

Hai ottenuto un risultato importante, cosa ricordi di quei momenti?

Sono stati momenti concitati, è difficile rispondere. Intorno a me c'era una squadra di persone che mi hanno accompagnato in questo percorso. Mi ricordo che la prima sezione che ci è arrivata era quella di Vitolini, dove eravamo addirittura sotto alle Europee. Vedere che avevamo ribaltato il risultato è stato un momento di grande gioia, dove abbiamo capito che il risultato sarebbe stato ottimo. 

Quali saranno i primi provvedimenti da prendere per le frazioni più 'periferiche'?

Credo da questo punto di vista la prima cosa da fare sia instaurare un rapporto che sia continuo con le frazioni.  La sensazione che ho avuto durante questa campagna elettorale è che alcuni cittadini si sentissero un po' isolati. A Vinci ci sono 17 frazioni, è un territorio molto vasto, ma credo che si debba istituzionalizzare una figura, quella del referente di frazione, che ci permetterebbe di avere il polso della situazione si tutto il territorio in maniera costante.

Il primo provvedimento importante?

Uno dei temi caldi su cui mi sono molto speso anche in campagna è che abbiamo un programma molto ambizioso, ma che riusciremo ad attuare solo se avremo una macchina perfettamente funzionante che vada ad alte velocità. Il primo provvedimento è la riorganizzazione dell'Ente Comune. Lo faremo con l'aiuto di una agenzia esterna che fa questo di lavoro, professionisti con cui andremo a rivedere l'Ente, le qualifiche dei dipendenti, ai fini di valorizzare il personale interno e fare in modo che la struttura comunale sia in grado di dare risposte certe in tempi celeri.

Festa dell'Unicorno, hai dovuto lasciare gli incarichi organizzativi. Come ti senti dopo questo 'distacco'?

Ho già nostalgia. Fa parte della mia storia. Avevo poco più di 20 anni quando ho iniziato quel percorso che è stato ricco di soddisfazioni. Ma sono tranquillo perché intorno a quell'evento c'è un grande gruppo e grandi organizzatori che riusciranno a far crescere ancora quella manifestazione.

 

 



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