Intervista a Mantellassi sindaco di Empoli: "Sulla giunta ho l'imbarazzo della scelta"

(foto gonews.it)

Dopo pochissimi giorni dalla vittoria del ballottaggio e dalla proclamazione come sindaco di Empoli (il più giovane, a 28 anni), Alessio Mantellassi è giunto negli studi di Radio Lady per la prima intervista nella nostra emittente.

Torniamo all'inizio della campagna elettorale: pensavi da subito che sarebbe stata così dura? Sia per la lunghezza che per la mole di impegni e incontri?

L'annuncio della mia candidatura è avvenuta il 9 novembre, sapevo che sarebbe stata una campagna elettorale lunga e richiedeva di non dare tutto subito e arrivare stanchi a giugno. Abbiamo programmato una campagna in fasi diverse, nella prima parte Passo dopo Passo era una campagna di grande prossimità e ascolto delle frazioni che aveva senso per utilizzare il tanto tempo nella prima parte. In quella successiva il candidato schizza da una parte all'altra. Erano tante le cose da fare, quando non sei sindaco uscente devi provare a sciogliere una serie di nodi. Il primo per la giovane età: "Sarà in grado?". Metti in campo l'esperienza di 10 anni in Consiglio comunale. Poi la gente vuole sapere che tipo di innovazioni porti.

Tra gli incontri ci sono anche quelli con gli altri candidati, nel 2019 a memoria ci fu solo un dibattito, stavolta almeno 10 e altre iniziative congiunte. Pensi che ti abbia lasciato qualcosa aver fatto dei confronti così serrati con i tuoi competitor? Considerando che venivi da 5 anni di ruolo 'super partes' in Consiglio comunale

In questi annio ho avuto un ruolo di visibilità ma nel dibattito ero l'arbitro. Sono stati 5 anni tranquilli a livello di dibattito in Consiglio comunale. Questa è stata un'esperienza nuova per me, quella del confronto pubblico con gli altri. Ci sono degli aspetti che sicuramente dovrò migliorare, chissà tra 5 anni se sarò ricandidato sarò più esperto. È stato detto che in questa campagna elettorale ho evitato i confronti, ma è stata la campagna a più alto tasso di confronti mai visto. gonews.it ne ha fatto uno bello e suggestivo al Parco di Serravalle. A parte uno a cui non ho potuto partecipare, ho solo e semplicemente detto che avrei partecipato a quelli organizzati dalle testate o con presenza di giornalisti e con l'autorevolezza giornalistica. La stampa ha questo ruolo, gli va riconosciuto e rispettato.

In fase di ballottaggio hai detto che il tuo approccio sarebbe stato quello di sempre, di 'ascolto determinato'. È stato veramente così o qualcosa del tuo approccio è cambiato vista la particolarità della situazione?

Non ho cambiato le proposte o la narrazione, in 10 giorni stravolgere quello che hai detto in 8 mesi rischia di non farti vedere credibile, solo per la necessità di un voto in più. Ho mantenuto i temi e l'approccio di quegli 8 mesi. Il tema era che da due sezioni elettorali veniva un segnale preciso. Potevo mascherare quel risultato un po' peggiore e ammorbidirlo. Ho deciso di dirla com'era: evidentemente quelle fratture a Fontanella e a Marcignana non sono sanate e non ci sono riuscito, si riparte da lì. Questo vale anche nella sezione toccata dall'antenna di via Val Pusteria.

Avrai letto sicuramente del totonomi, gonews e altre tre testate. Quanto ci abbiamo beccato?

Questa è una domanda trabocchetto (ride, NdR). La platea che ho letto sui giornali non vengono da Marte, sono tutti potenzialmente spendibili e ho abbastanza l'imbarazzo della scelta. Se dovessi scegliere persone competenti, con voglia di lavorare e occhi sulla città, farei una giunta di 15 membri. La settimana prossima ci sarà l'annuncio.

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