Gussetti scrive a Giglioli: "Con ascolto noi aperti". Bordate ad Altini: "Rifiutando apparentamento suicidio politico"

Lucio Gussetti (foto gonews.it)

Con la rielezione di Simone Giglioli a sindaco di San Miniato, si apre la nuova legislatura del comune di San Miniato. Mi rivolgo direttamente e pubblicamente ai due contendenti del ballottaggio.

Egregio signor Sindaco, caro Simone,
Le faccio i miei complimenti per la rielezione e le auguro un buon lavoro. So che Lei è cosciente di essere stato eletto da meno di un quarto degli aventi diritto al voto del comune. Tutti ci
aspettiamo pertanto che, contrariamente alla scorsa legislatura, Lei dia prova di ascolto, dialogo e apertura rispetto alle istanze che vengono dalle altre rappresentanze in Consiglio e più in
generale dalla società civile. Se così sarà, Lei potrà contare sulla mia e nostra opposizione chiara ma aperta ad affrontare le questioni concrete che preoccupano i nostri cittadini.

Egregio Altini, caro Michele,
Oltre la metà dei Sanminiatesi non si è recata alle urne e ¾ non hanno sostenuto il Sindaco rieletto. Eppure, come negli ottant’anni precedenti, il progetto stantio e ritrito di fare opposizione con le sole bandiere del centrodestra che hai ancora una volta ripetuto non è stato in grado di mobilitare questo enorme bacino elettorale. Ieri, di nuovo come candidato sindaco, sei riuscito in un miracolo, raccogliere 200 voti in meno del 2019.

A settembre scorso, lanciammo il progetto che prese in seguito il nome di Vita Nova con lo scopo di proporre un soggetto politico basato sulle questioni concrete e scevro di atteggiamenti
pregiudiziali di adesione a questo o quel modello. Un progetto civico basato sulla competenza, l’onestà e l’inclusività e non sull’ideologia al fine di fornire ai nostri cittadini una vera alternativa priva di simboli precotti ma piena di proposte. Per mesi l’hai ambiguamente sostenuto fino al 4 marzo, quando in pubblico negasti di essere candidato sindaco del centrodestra, cosa che invece annunciasti pubblicamente l’8 successivo tradendo gli impegni più volte apertamente affermati.

Hai fatto campagna elettorale schiacciato sui partiti e sulle bandierine, guidato dai nominati di Pisa il cui vero obiettivo era occupare dei posti, non governare la città. FDI sarà senz’altro
soddisfatta di aver raccolto a San Miniato la bellezza di un seggio, esattamente come Vita Nova senza traino televisivo e governativo nazionale.

La tua campagna elettorale è stata focalizzata quasi esclusivamente contro di me e Vita Nova, e raramente contro la giunta uscente. Hai tentato di irridere la componente molto grande di
civismo di destra che Vita Nova rappresenta (forse perché non la capivi?) e hai caricaturato di estrema sinistra i candidati che esprimevano una componente esterna al centro destra e che
arricchivano la mia azione politica e ne allargavano il perimetro.

Ma il tuo capolavoro è stato il tuo rifiuto di accettare l’ apparentamento con Vita Nova per il ballottaggio che io personalmente ti offrii, nonostante tutto. Esso era essenziale perché solo alla
luce del sole i nostri elettori avrebbero potuto comprendere e accettare un accordo, articolato e con solide garanzie, con i partiti. Ed era essenziale perché l’apparentamento serviva a cambiare doverosamente il profilo politico della giunta e del consiglio a venire, assicurandone il legame al civismo e alle questioni concrete di cui è portatore.

Sotto il mio nome, Vita Nova e Stil Novo hanno raccolto al primo turno 1565 voti ma solo 815 ti separano dal Giglioli all’esito del ballottaggio: con il tuo rifiuto di apparentarti hai commesso un suicidio politico e hai posto il tuo suggello indelebile sul modo vecchio e inutile di fare politica che ripeti dal 2004, oltre al danno per tutti della mancata alternanza che moltissimi chiedevano.

Ci vediamo in Consiglio.

Lucio Gussetti, Vita Nova - Stil Novo



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