Inflazione in picchiata in Toscana e spesa meno cara per le famiglie. Nei primi cinque mesi dell’anno i toscani hanno risparmiato mediamente 206 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando a causa dei rincari di pane, pasta, latte, frutta, olio ed in generale dei prodotti di largo consumo riempire il carrello costava 551 euro al mese contro gli attuali 510 euro. Un risparmio che, convertito in soldoni, è di circa 41 euro al mese. E’ l’effetto del costante raffreddamento dell’indice dei prezzi al consumo dei generi alimentari e delle bevande analcoliche mai cosi basso da ben 29 mesi. A maggio 2023 l’inflazione è scesa infatti fino al 2,5% (un anno fa era all’11,2%) tanto che per trovare un indice inferiore c’è da tornare indietro addirittura a gennaio 2022, quasi un mese prima dell’invasione dell’Ucraina. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi dei dati Istat sull’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività calcolati sulla spesa media mensile.
"I benedici del crollo dell’inflazione – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – si traducono in una maggiore capacità di spesa ed in un rilancio dei consumi, che al momento ancora tarda a consolidarsi, dopo che una famiglia su due è stata costretta a rinunciare, di fronte all’impennata dei prezzi e delle speculazioni, a carne, dolci, alcolici e salumi oltre a molte spese superflue come viaggi e uscite fuori. Sono stati mesi molti duri per le famiglie della nostra regione. In due anni, considerando il 2022 ed il 2023, ogni nucleo ha dovuto sborsare poco più di mille euro per rispondere ai normali bisogni alimentari. Uno sforzo che ha destabilizzato le loro economie domestiche già provate dal periodo Covid portandole a cambiare abitudini ed ingegnarsi per ridurre al minimo ogni spreco e ogni spesa superflua – spiega ancora la presidente di Coldiretti Toscana – Le misure messe in campo a livello internazionale e nazionale per invertire la rotta stanno dimostrando di funzionare riportando l’indice al di sotto del livello di guardia. Ora si attende la ripresa dei consumi".
La velocità della curva non va però alla stessa velocità per tutti i territori regionali con differenze anche sostanziali tra uno e l’altro. La discesa dell’inflazione è stata più marcata nella provincia di Siena, dove l’indice a marzo 2022 aveva raggiunto il record regionale (+16,8%), con un risparmio di 304 euro nei primi cinque mesi dell’anno (- 61 euro al mese).
Poco sotto troviamo Grosseto dove oggi ogni nucleo può risparmiare, rispetto all’anno prima, 288 euro e Massa Carrara (-245 euro). A seguire tutte le altre: Livorno (-225 euro), Pisa (-209 euro), Lucca (-195 euro), Arezzo (-185 euro), Firenze (-169 euro) ed infine Pistoia (-165 euro).
La mappa del risparmio a tavola in Toscana
Siena – 304 euro
Grosseto – 288 euro
Massa Carrara – 245
Livorno – 225 euro
Pisa – 209 euro
Lucca – 195 euro
Arezzo – 185 euro
Firenze – 169 euro
Pistoia – 165 euro
Fonte elaborazione Coldiretti dati Istat
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