Nei giorni dell'alluvione di novembre 2023 aveva svuotato il capannone riempiendo il piazzale di oltre 300 metri cubi di rifiuti
Voleva approfittare dell'alluvione per far pulizia all'interno di un magazzino che aveva acquistato da poco in via Puccini a Oste ma non ha fatto i conti con gli agenti della polizia municipale di Montemurlo che si sono subito accorti dell'illecito ed hanno allertato i colleghi di Arpat. L'uomo, residente a Prato, lo scorso novembre durante i giorni dell'alluvione, quando intere famiglie e imprenditori spalavano acqua e fango per liberare aziende e abitazioni, aveva pensato bene di sgomberare il capannone da abiti e scarpe usate e scarti tessili, residui della precedente attività svolta nell'immobile. Con il materiale aveva riempito il piazzale della ditta e l'antistante marciapiede pubblico con cumuli di balle per oltre 300 metri cubi di rifiuti. Probabilmente l'uomo contava sull'intervento di Alia, che gratuitamente gli avrebbe tolto un bel problema. Ma così non è andata. Per il cittadino pratese, che aveva comprato il magazzino ad un'asta a seguito del fallimento della precedente ditta che si occupava di smaltimento rifiuti, è scattato il procedimento penale per illecito ambientale con la prescrizione di Arpat di rimuovere tutto il materiale entro il mese di luglio e quindi pulire l'area.
L'uomo dovrà anche pagare una sanzione pecuniaria. Dopo molti mesi di disagi per i cittadini e gli imprenditori della zona, ora la vicenda sembra vicina alla conclusione. Il proprietario del capannone, infatti, si è impegnato a rimuovere tutti i rifiuti entro il mese di giugno attraverso l'ingaggio di una ditta specializzata in trattamento e smaltimento di rifiuti speciali. Una bravata che costerà all'uomo molto di più che se si fosse comportato in maniera corretta fin dall'inizio. Il sindaco Simone Calamai si è congratulato con gli agenti del comando di polizia municipale di Montemurlo e con Arpat per il lavoro svolto: "Quelli dell'alluvione sono stati giorni terribili e molto faticosi per tutti, ma la nostra polizia municipale non ha mai abbassato la guardia di fronte agli illeciti ed ha così evitato che qualcuno potesse approfittare della situazione per un tornaconto personale. - ha detto il sindaco - Un lavoro sinergico che ha visto collaborare i nostri agenti con Arpat e con le altre forze di polizia. A Montemurlo non c'è spazio per l'illegalità e il lavoro dell'amministrazione comunale è da sempre orientato alla tutela dell'interesse pubblico e di una concorrenza imprenditoriale leale che rispetti i diritti e la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente". Anche la comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli, sottolinea l'impegno della polizia municipale per far rispettare le regole: "Durante i giorni dell'alluvione abbiamo posto una particolare attenzione alla verifica del corretto smaltimento dei rifiuti per evitare abusi o illeciti".
A Montemurlo, seguito degli allagamenti del 2 novembre scorso sono state raccolte oltre 4 mila tonnellate di rifiuti e masserizie alluvionate, dai mobili agli elettrodomestici finiti sott'acqua, ai macchinari, ai filati, ai campionari e alle pezze. Una quantità enorme di rifiuti che equivale al 25% della produzione annua di Montemurlo.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa
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