Giancarlo Petronio: la lotta contro il Linfoma non-Hodgikin, la raccolta fondi e le cure in Spagna. "Ringrazio tutti. Dopo la terapia sto molto meglio"
Giancarlo Petronio ha 44 anni ed è un soldato dell’Esercito Italiano presso il Centro Addestramento Paracadutismo della Brigata Paracadutisti “Folgore”. E’ sposato e ha due figli. Vive a Cascina e lavora a Pisa, a pochi chilometri di distanza.
A marzo 2020 gli è stato diagnosticato un "Linfoma non-Hodgikin isotipo diffuso a grandi cellule B primitivo del sistema nervoso centrale, causa di una rapida paralizzazione sul lato sinistro". Giancarlo si sottopone, come racconta, "a vari cicli di chemioterapia e radioterapia nella speranza di avere la meglio sulla malattia".
Secondo i medici di Pisa però la malattia in Italia viene classificata come inestinguibile e recidiva. Giancarlo allora decide di intraprendere un percorso di terapie alternative chiamate Immunoterapie, in una struttura privata che si trova in Spagna. E così nel maggio del 2022 si sottopone a 2 speciali terapie ma le spese da affrontare, per terapie e viaggi, sono di circa 52mila euro.
Una cifra molto elevata che Giancarlo non ha a disposizione. Il paracadutista decide dunque di farsi aiutare attraverso una raccolta fondi organizzata sul portale GoFundMe (adesso chiusa). La risposta non tarderà ad arrivare: una grande solidarietà nei confronti di Giancarlo che tutta Italia gli dimostrerà. Alla fine le donazioni porteranno a 58.930 euro raccolti (detratta la percentuale di gofundme)
"Desidero veramente ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e supportato - esordisce Giancarlo -. Le donazioni non sono arrivate da enti pubblici ma soltanto da persone e piccole associazioni paracadutisti. E' stata una grande dimostrazione d'affetto ma soprattutto di solidarietà. La raccolta fondi è stato un aiuto determinante, appena abbiamo raggiunto la cifra necessaria con cui coprire le spese mediche ho chiuso la raccolta".
"Dopo la terapia - ci spiega - sto molto meglio. Le cure hanno assolutamente portato all'effetto sperato. I medici di Pisa mi hanno riferito che la mia situazione è migliorata e che la malattia non dà segni di attività".
"Sono stato invitato a molti eventi paracadutisti, la vicinanza che mi hanno dimostrato nei mie confronti è stata molto importante. E io ho tenuto ad essere presente e parlare al pubblico"
Giancarlo si sofferma poi sul lavoro che da sempre svolge con una grande passione ma che, dopo la malattia, non è più potuto tornare a svolgere con la solita normalità e tranquillità di sempre.
"Io sono molto attaccato al lavoro che faccio - sottolinea molto emozionato - ho passione e amo la mia professione e la mia patria. Non poter lavorare per colpa della malattia è una dura verità contro cui devo combattere. Non mi hanno ancora rilasciato nessuna dichiarazione che attesti la mia guarigione e con questo di conseguenza mi è impossibile tornare al lavoro che facevo prima. Diciamo che adesso sono in aspettativa. Tornare alla vita lavorativa di prima sarebbe davvero un grande sogno"
Conclude con una nota dolce, sottolineando l'amore verso la sua famiglia.
"Adesso non penso ad altro che stare con la mia famiglia e con i miei figli. Me li voglio godere, mi sono mancati molto".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Cascina
<< Indietro