Europee, Nardella: "Unire centrosinistra per fermare l'onda nera. Renzi? Se viene a Bruxelles lo accolgo"

"E' evidente che c'è questa onda nera antieuropea crescente, che ci deve rendere ancora più consapevoli della necessità di fare fronte con tutte le forze di centrosinistra europeista, come ha detto Elly Schlein". Così il sindaco uscente di Firenze, eletto al Parlamento europeo col Pd, Dario Nardella, a margine di un punto stampa a Palazzo Vecchio.

"È stata premiata la perseveranza di Schlein - ha detto - nel continuare a impegnarsi per tenere unito quanto più possibile il centrosinistra e nel non accettare provocazioni di fratture interne alla coalizione. Questo stesso principio lo dobbiamo applicare a livello europeo dove purtroppo i dati francesi sono estremamente deludenti così come quelli tedeschi, così come quelli belgi"

Per Nardella "sulle spalle degli italiani e degli spagnoli c'è l'onere di guidar con energia e con forza quella che deve essere una corsa di recupero, ma il messaggio che ci arriva dal voto europeo complessivo è che la sinistra europea deve darsi una scossa, trovare un nuovo linguaggio, deve dare forza a nuovi contenuti e deve mettere in campo una ricetta più convincente e sicuramente l'esperienza italiana e spagnola possono essere d'aiuto. Non dobbiamo abbatterci anche perché si profila una maggioranza al Parlamento europeo che vedrà i socialisti democratici protagonisti accanto ai popolari europei e da lì dobbiamo ripartire ma guai a pensare di sopravvivere in Europa perché queste forze antieuropee sono molto aggressive e non hanno alcuna intenzione di aiutare le istituzioni europee a crescere".

Renzi? Se viene a trovarmi lo accolgo

Nardella ha anche parlato di Renzi: "Le previsioni non sono andate come le aveva fatte Renzi, ma se verrà lo stesso a trovarmi a Bruxelles non vedo perché non lo debba accogliere e salutare come si deve".

Nardella ha commentato anche quanto avvenuto a Rignano sull'Arno, luogo dei fedelissimi di Renzi, dove gli elettori hanno premiato l'attuale sindaco uscente e non l'ex premier: "Mi hanno raccontato di Rignano ma ho affrontato questa campagna elettorale misurando i miei voti con quelli di Renzi. Ho guardato un po' più in alto a quello che è il risultato complessivo e in tutto il collegio però il risultato di questo confronto è sotto gli occhi di tutti. Credo che per quanto mi riguarda abbia premiato il fatto che io non sia mai sceso alla provocazione della polemica personale, abbia mantenuto sempre il mio stile, l'impegno su una politica pulita, corretta, equilibrata ma pure molto chiara e netta come sono sempre stato. La risposta più efficace è arrivata dagli elettori".



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