La chiusura della campagna elettorale si avvicina e tra poco una nuova amministrazione avrà il compito di governare Empoli.
Non spetta alla CGIL dare alcuna indicazione di voto, l'invito è quello di andare a votare e partecipare al processo democratico delle scelte politiche del nostro territorio.
Ma l'invito, nell'interesse delle persone che rappresentiamo, è anche quello di scegliere forze che si sono chiaramente espressa sulla loro natura antifascista e che hanno sostenuto la nostra campagna referendaria attualmente in corso per ridurre la precarietà del lavoro.
A chi governerà Empoli nei prossimi anni proponiamo, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, un confronto con il sindacato su alcune priorità che vanno affrontate fin da subito.
Come diciamo da tempo l''empolese-valdelsa è un territorio a forte vocazione manifatturiera e multisettoriale che è riuscito più volte a uscire dalle crisi e a rinnovare il suo tessuto economico e sociale. Siamo però ad una svolta: possibile alternativa al modello turistico-ricettivo o elemento subalterno ai processi della rendita e della deindustrializzazione.
Per questo proponiamo, nei primi mesi di amministrazione, di aprire un confronto su:
- Costituzione di un osservatorio territoriale permanente sul lavoro in grado di costruire elementi di conoscenza, tutela delle condizioni di lavoro (come la lotta al sotto-inquadramento, al part-time involontario, ai contratti a termine e al lavoro nero) e valorizzazione del tessuto manifatturiero e che dia sostegno al Protocollo sottoscritto nell'empolese-valdelsa per una formazione professionale mirata a favorire l'innovazione tecnologica e il lavoro di qualità;
- Avvio di un tavolo con le parti sociali per la riqualificazione e ammodernamento delle aree industriali a partire dal Terrafino (interventi infrastrutturali, parcheggi scambiatori, mobilità dolce, collegamenti TPL, previsione di aree di servizi);
- Dare seguito al recente Protocollo sui bandi pubblici negli appalti per impedire il lavoro povero (attraverso ad esempio corrette applicazioni contrattuali e lotta ai contratti pirata), avviando contrattazioni di anticipo alle prossime scadenze e discutere della nascita di possibili processi di reinternalizzazione e costituzione di società in house.
- Procedere alla nascita e al funzionamento di un osservatorio su salute e sicurezza a livello di Unione dei Comuni, con il coinvolgimento della Città Metropolitana e dei servizi ispettivi per un ruolo pro attivo di prevenzione e lotta agli infortuni sul lavoro, in modo da favorire interventi decisi nei casi di aziende inadempienti.
- Farsi promotore di un confronto a livello di Unione dei Comuni per sostenere azioni contro lo sfruttamento lavorativo e l'illegalità per impedire il ripetersi di situazioni drammatiche come il KEU;
- Farsi promotore di un confronto a livello di Unione dei Comuni per discutere di un piano di logistica merci al fine di definire da un lato hub in grado di connettere da un lato la Valdelsa all'Empolese e dall'altro Empoli con la Costa e l'area fiorentina, dall'altro affrontare i nodo delle infrastrutture materiali, come la FiPiLi, e immateriali.
Sei proposte sul lavoro e lo sviluppo del territorio (molte altre ce ne sarebbero anche su altri temi) su cui la CGIL si rende disponibile a collaborare e a confrontarsi, nell'interesse dei quasi 30 mila iscritti sul territorio empolese-valdelsa e della comunità tutta.
Auspichiamo una risposta dei candidati e della candidate a sindaco di Empoli sulla disponibilità ad attivarsi su questi temi. Perché per rimettere al centro il lavoro, i suoi diritti e la sua funzione di tenuta sociale, servono azioni concrete fin da subito.
Gianluca Lacoppola, coordinatore CGIL Empolese-Valdelsa
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