Del Re: "No a mega hotel o studentati privati, meglio Firenze dei rioni"

Cecilia Del Re

"Agevolare i cittadini a fare comunità: questo deve fare la prossima amministrazione. Oggi, invece, in rete civica non si trova l’elenco dei beni immobili pubblici o di quelli privati sfitti che potrebbero essere oggetto di rigenerazioni urbane da parte di realtà del nostro territorio, sulla scia dei modelli dei Nidiaci e delle Curandaie, ma si trova il sito Invest in Florence, che aiuta gli investitori ad individuare i beni su cui indirizzare i propri investimenti. Questi ultimi però hanno già strumenti e agenzie a disposizione per capire dove è possibile investire, mentre i cittadini non li hanno. Anche per questo siamo pronti, come suggeriscono anche alcune associazioni ambientaliste e sulla scia dell’appello rivolto dal gruppo “Fare comunità” capitanato da Mariella Orsi, a mandare in pensione il progetto Investire a Firenze che punta a realizzare mega hotel o studentati privati, per lanciare Recupera Firenze, per un progetto di rigenerazione di immobili pubblici o privati oggi abbandonati o dismessi, per riempirli di funzioni dedicate ai quartieri e ai rioni. Ciò che con l’allora assessore Martini avevamo avviato anche con un accordo di ricerca che procedesse a questa mappatura, ma poi tutto si è fermato dopo la nostra uscita dalla Giunta".

È questa la proposta lanciata dalla candidata sindaca di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, questa mattina alla libreria Alfani di via degli Alfani, insieme alla candidata presidente del Quartiere 2, Serena Berti, fondatrice dell’associazione Le Curandaie e a due volti noti dell’attivismo fiorentino: Giannozzo Pucci, fondatore della Fierucola e Miguel Martinez, fondatore dell’Associazione giardino dell’Ardiglione, ex Giardino dei Nidiaci.

"L’idea è quella di costruire un’anagrafe dei beni comuni presenti nei vari rioni – sottolinea Del Re – e fare in modo che siano i cittadini a potersene direttamente prendere cura, sfruttando anche finanziamenti pubblici o privati provenienti dall’esterno, ma sempre con progettualità condivise e funzionali al miglioramento della qualità della vita dei quartieri".

La proposta si inserisce all’interno di un percorso di valorizzazione dei territori, che prende a sua volta spunto da esperienze virtuose come quelle sviluppatiti alle Cure o in Oltrarno.

"Queste – spiega la candidata – sono realtà che hanno saputo creare comunità coese ed è da qui che vogliamo partire. Compito dell’amministrazione è quello di mettere a disposizione servizi a cominciare da scuole, impianti sportivi, aree verdi e aree gioco, ma non solo. È necessario favorire la partecipazione dei cittadini facendo sentire il Comune più vicino. Come? Anche attraverso il vigile di rione che non avrà mandato sanzionatorio, ma il compito di segnalare le zone di degrado alla polizia, gli esercizi commerciali abusivi alla Guardia di Finanza e i soggetti a rischio ai Servizi sociali. Un rappresentante del Comune nel rione in servizio permanete cui i cittadini si potranno rivolgere per qualsiasi disagio, problema o richiesta".

"L’altra idea – prosegue Del Re - è quella di lanciare le Cooperative di comunità sul modello di Sciacca, comune dell’Agrigentino che è riuscito a rendere resiliente il commercio locale, rispetto all’invasione di turisti".

"Se rafforziamo le comunità rionali, - conclude Serena Berti - diamo ai quartieri la vitalità che oggi troppo spesso manca. E diamo una risposta all’emergenza solitudine che sempre più spesso colpisce le fasce più fragili della popolazione, anziani in testa. Una risposta collettiva, sostenuta dall’amministrazione, è indispensabile per mantenere i servizi, migliorare la vivibilità dei rioni e persino la viabilità dell’intera città".

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