E infine è arrivato il momento, siamo all’epilogo. Sono iniziate le procedure di esproprio, tre famiglie stanno per lasciare le abitazioni che verranno abbattute, altre verranno espropriate dei loro orti, aree coltivate giardini, aree verdi che frequentano da tutta la vita, non avranno più il garage, il capanno/ripostiglio, si troveranno gli accessi di casa sbarrati dal muro che costeggerà la “viabilità alternativa” (ulteriormente allargata per fregiarsi di una pista ciclabile dal sottopasso di Granaiolo in direzione dell’Elsa) all’interno dell’ex zuccherificio per la chiusura dei passaggio a livello. Altre ancora si vedranno passare i treni a pochi centimetri dalla finestra di camera, tutti rischieremo di trovarci sott’acqua alla prima pioggia consistente.
Alle nostre richieste di poter seguire i lavori, collaborare per cercare di attenuare i disagi inevitabili, abbiamo ricevuto una risposta lapidaria e deludente. Ci è stato detto che adesso solamente la ditta che ha vinto l’appalto ha discrezionalità sui possibili “aggiustamenti” rispetto al progetto. Quindi ne Italferr e tantomeno le istituzioni locali avranno “potere” di intervenire.
Ci sentiamo presi in giro, oltre che abbandonati a noi stessi davanti a chi deve solo perseguire la logica del profitto, da chi avrebbe dovuto salvaguardare i cittadini che li hanno eletti per governare la Città nell’interesse di tutta la collettività. Abbiamo dimostrato ampiamente, quanto inutilmente, di essere disposti a collaborare e condividere la responsabilità di scelte importanti. Niente è valso a indurli a considerare le nostre indicazioni e proposte.
A tutto questo si aggiunge una procedura assurda, accellerata incomprensibilmente, per cui gli incaricati per le procedure di esproprio si presentano con documentazione ancora non aggiornata alle nuove varianti conseguenti alle osservazioni presentate dai comuni di Empoli e Castelfiorentin o(osservazioni e varianti che, a nostro avviso, se non peggiorano non diminuiscono le problematiche che assillano le e i residenti).
Questa mattina, in un caso che coinvolge varie famiglie, abbiamo assistito ad una scena kafkiana: primi ad arrivare gli incaricati per la notifica di esproprio assieme ad un giovane rappresentante del consorzio di imprese che ha vinto l’appalto, totalmente ignoranti rispetto alle imminenti variazioni del progetto, in seguito, sono arrivati 5 tecnici di Italfer che hanno dato una versione diversa sulle misure dei terreni da sottoposti ad esproprio, infine, mentre eravamo a fare un sopralluogo, è sopraggiunto il direttore dei lavori che ha rimesso tutto in discussione.
Un gran bailamme che ha richiesto del tempo per riportare la calma e ha far comprendere cosa attende quelle famiglie. Vedremo come si evolverà. Va detto che, in questo caso, oltre alla presenza di un tecnico di parte, eravamo in un contesto di persone con un grado di istruzione adeguato per rispondere alle incongruenze dei vari soggetti presenti, ed argomentare punto su punto. Immaginiamo cosa accadrà quando si presenteranno in contesti dove persone anziane, sole che non hanno la possibilità di avvalersi di figure professionalmente adeguate.
Per questo avevamo chiesto (un’altra volta inutilmente) la costituzione di una commissione, o altro organismo con potere di trattativa per poter cercare di far presente le situazioni di ogni cittadina e cittadino che dovranno affrontare queste procedure farraginose. Un organismo nel quale le cittadine ed i cittadini interessati possano essere rappresentati adeguatamente. Per questo chiediamo con forza che almeno fino a quando non sarà bene definito il progetto esecutivo, vengano sospese le procedure di esproprio e si dia avvio (senza aspettare i nuovi sindaci, al netto delle speculazioni elettorali fuori tempo) alla collaborazione che chiediamo da sempre per mitigare i disagi che assillano le e i residenti delle nostre frazioni.
Comitato EmpoliGranaiolo per un Atro Raddoppio
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